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Dalla Banca Europea per gli investimenti apertura per prestiti su progetti di lavoro e sviluppo

img-ricerca1(Sir Europa – Bruxelles) – “In questo momento di primi segnali di uscita dalla lunga crisi, il compito della Bei è determinante nel sostenere le politiche di sviluppo in Europa e negli oltre 130 Paesi in cui siamo presenti, dall’Africa all’America latina”. Dario Scannapieco è stato confermato vice presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), definita il “braccio finanziario” dell’Unione europea. Scannapieco, 46 anni, nell’incarico dal 2007, all’interno dell’istituto è responsabile per le operazioni in Italia, Malta, Balcani occidentali e per le attività della banca a favore delle piccole e medie imprese (Pmi); ricopre inoltre il ruolo di presidente del Fondo europeo per gli investimenti. Appena confermato nell’incarico di responsabilità, da Lussemburgo, dove ha sede la Bei, dichiara a Sir Europa: “Le nostre priorità di finanziamento per i prossimi anni rimangono invariate: concedere prestiti per progetti che creino occupazione, rispettino l’ambiente, favoriscono l’integrazione delle zone meno avvantaggiate, puntino sulle infrastrutture”.

Dario Scannapieco spiega che l’Italia “è il Paese europeo che, insieme alla Spagna, riceve più risorse dalla banca dell’Unione europea”. Un’attenzione particolare, in Italia, “è dedicata alle piccole e medie imprese, che finanziamo grazie alla partnership con oltre 30 gruppi bancari”. La Banca europea per gli investimenti è l’istituzione finanziaria di lungo termine dell’Unione europea, i cui azionisti sono gli stessi Stati membri: a partire dall’inizio della crisi economica giunta in Europa dagli Stati Uniti ha svolto un ruolo particolarmente delicato ai fini della ripresa e della crescita. “Il suo compito – chiarisce una nota dell’istituto – è erogare finanziamenti sul lungo termine per progetti validi al fine di contribuire agli obiettivi politici” della stessa Unione europea.

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