Missione

“Esplorare le profondità della spiritualità: riflessioni dalla nostra community”

La spiritualità è un cammino personale che ci invita ad esplorare le profondità della nostra anima e a connetterci con qualcosa di più grande di noi stessi. Su Papaboys.org, la nostra community offre un ambiente accogliente e stimolante in cui le persone possono condividere le proprie riflessioni sulla spiritualità. In questo articolo, esploreremo alcune delle preziose riflessioni provenienti dai membri della nostra community, che hanno scelto di condividere le loro esperienze e le loro intuizioni sul cammino spirituale. Attraverso le loro parole, cercheremo di scoprire nuove prospettive, ispirazioni e consapevolezze che possano arricchire le nostre vite spirituali. Unisciti a noi in questo viaggio di scoperta interiore e condividi la saggezza che la nostra community ha da offrire.

La nostra community su Papaboys.org è un luogo in cui le persone possono esplorare profondamente la loro spiritualità e condividere le loro esperienze di crescita personale. I membri della nostra community hanno abbracciato il desiderio di approfondire la loro relazione con il divino, indagando su domande esistenziali, praticando la preghiera e la meditazione, e cercando di vivere in armonia con i valori spirituali.

All’interno di Papaboys.org, ci sono varie sezioni in cui i membri possono pubblicare le proprie riflessioni sulla spiritualità. Questi scritti spaziano da testimonianze di esperienze personali di trasformazione spirituale a considerazioni teologiche, da insegnamenti ispirati dalle Sacre Scritture a pensieri sulla compassione, la gratitudine, il perdono e l’amore universale. Le riflessioni provengono da persone di diverse tradizioni religiose, eppure troviamo una profonda unità nell’esplorazione della spiritualità e nell’aspirazione a una vita significativa.

Leggere le riflessioni degli altri membri della community può essere un’esperienza straordinaria. Ciò che emerge è una ricchezza di pensieri che spingono a una maggiore consapevolezza e ad una più profonda connessione con il divino. Possiamo scoprire nuovi modi di interpretare gli insegnamenti spirituali e ottenere ispirazione per il nostro percorso individuale. Ogni riflessione è un invito a riflettere e a mettere in discussione le nostre convinzioni, aprendo la porta a nuove possibilità di crescita.

Inoltre, la nostra community su Papaboys.org promuove un dialogo costruttivo, consentendo ai membri di commentare e condividere le proprie prospettive sulle riflessioni degli altri. Questo scambio aperto di idee stimola ulteriormente la ricerca spirituale e favorisce un senso di comunità che nutre l’anima.

Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv 1,41). La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù «per la parola della donna» (Gv 4,39). Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, «subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio» (At 9,20). E noi che cosa aspettiamo?

Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 120.

RMPJg7R3JIELa missione dell’ Associazione Nazionale dei Papaboys E’ ANNUNCIARE GESU’; è dare ad ogni giovane la possibilità di incontrare Gesù, provocando la libertà dei ragazzi e delle ragazze della nostra società del terzo millennio al riconoscimento di Gesù.

Se questa è l nostra missione, cari ragazzi e care ragazze, ricordatevi che SIAMO MISSIONARI!  

Nostro principale impegno è quello di proporre – attraverso l’amicizia personale, i gruppi di incontro, le sedi internazionali, regionali e provinciali ed i comitati locali, ma anche sfruttando le moderne tecnologie mediatiche di massa – un cammino basato sull’esperienza della fede, attraverso la Chiesa ed i suoi pastori, nella vicinanza al Successore di Pietro, che riconosciamo come Vicario in Terra di Cristo, il Signore, il Re dei Re.

E soprattutto, cercare di essere al fianco del Pontefice, chiunque sia il Pontefice, non andando a tirargli … la tonaca in ogni udienza o incontro e facendo salti mortali per i #selfie, ma soprattutto portando nella quotidianità dei nostri giorni, la Sua Parola ed il Suo esempio. 

Per questo motivo, cari fratellini e sorelline, ci chiamiamo ‘Papaboys’ cioè ‘i giovani del Papa’:  è un nome che hanno ‘inventato’ i media, i giornalisti italiani ed internazionali nei giorni della Giornata Mondiale dei Giovani di Tor Vergata : non ho mai capito bene se era un ‘dispregiativo‘ o un tentativo di rinchiudere in una sola parola quella immensa massa di giovani innamorati non di Giovanni Paolo II, ma del Signore, che stavano percorrendo, come mai nella storia, le strade di questa città, dove 2000 anni fa uno dei migliori amici di Gesù, Pietro, ha fondato sulla roccia il corpo mistico e vivente proprio del Cristo.

Iniziando nel 2001 il sito internet www.papaboys.it (oggi diventato www.papaboys.org ) insieme ad alcuni amici in Cristo, abbiamo iniziato a camminare nell’insegnamento e nel continuo richiamo alla verità di Giovanni Paolo II negli ultimi anni del Suo immenso Pontificato cercando di mettere in pratica, giorno dopo giorno, tra non poche difficoltà pratiche e di gestione, i tanti richiami del futuro Santo polacco, ed aprendo il cuore all’amore del Signore. Quante persone conosciute! Quante ore davanti ai computer! Quanto tempo a parlare, spiegare, provare, costruire…. Quanto poco abbiamo fatto ad oggi e quanta strada ancora – a Dio piacendo – andrà percorsa!

Questa è la nostra Missione: ricordare a tutti i giovani – ma non solo – che incontriamo nella nostra vita, che è necessario, e quanto mai urgente, permettere a Cristo di farci parlare nella profondità del cuore: ricordiamo al mondo di farsi amare da Gesù. Come ‘giovani Apostoli’ al servizio della Chiesa fondata da Gesù, non abbiamo paura ad incamminarci nelle strade del mondo per annunciare quella profonda ed immensa montagna di amore che entra dentro il cuore dell’uomo quando il Signore passa e sana le ferite.

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Questa è la nostra Missione: sperimentare l’offesa e la cattiveria restituendo preghiere e perdono. Contribuire quindi, a trasformare il mondo, secondo la logica di Cristo, assumendoci un po’ di sofferenze per restituirle amore e comprensione, dedicando la nostra vita per contribuire a costruire qui sulla terra quel Regno promesso che ci appartiene – in quanto cristiani (Cristiani = di Cristo) e che il mondo talvolta prova a distruggere o rinnegare.

Questa è la nostra Missione: non permettere al mondo di impossessarsi delle menti e dei cuori di tanti giovani, uomini e donne, con proposte subdole e temporanee, basate sulla ‘sessualità senza limiti’ e sulla sola voglia di ‘provare di tutto’, ricordandoci che dal Padre arriviamo ed al Padre torneremo nella gloria, se riusciremo con un po’ di sacrificio, di pazienza e di voglia di vivere a riconoscere Cristo come Signore e Salvatore.

Ogni ‘giovane del Papa deve essere (ed impegnarsi a diventare) un Apostolo del Signore: è una missione che scaturisce dallo stesso battesimo. Anche se la nostra società fosse impregnata di Vangelo, se il Crocifisso fosse al posto d’onore nelle famiglie, nelle scuole, nelle officine e negli uffici, e se ogni domenica tutte le Chiese fossero piene, ci sarebbe ancora molto da fare. Le conquiste del regno di Dio non saranno mai finite.

Purtroppo viviamo in un mondo secolarizzato in mano al relativismo ed al signore delle tenebre, in un clima di generale indifferenza e di ateismo pratico e combattente. Il compito della Santa Chiesa e quindi del Papa stesso, ma anche di tutti i sacerdoti e suore è immenso, e noi, figli di Cristo e della Sua Chiesa, non possiamo certo disinteressarci della sua opera apostolica. Come compiere la nostra missione? Come essere testimoni credibili del Risorto? Convertendoci noi, per primi. Ogni giorno: nella consapevolezza di essere in questo mondo, ma di non esserne di proprietà. Dedicando ad altri giovani la nostra vita, con gioia, e con piacere.

Mission-of-The-Catholic-ChurchCon Giovanni Paolo II abbiamo detto un nuovo ‘SI’ a Gesù, poi abbiamo sperato e gioito insieme a Benedetto XVI, non lasciando la certezza della strada intrapresa, ed oggi con Papa Francesco siamo ancora qui a rinnovare il nostro ‘Sempre Presenti!‘. Noi ci siamo, ma oggi abbiamo voglia di conoscerti!

Anche Tu puoi diventare una candela accesa, che brucia di luce di Amore in questo mondo talvolta spento! VIENI CON NOI! 🙂

Daniele Venturi
Presidente Associazione Nazionale Papaboys