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I musulmani si alzino in piedi contro la barbarie di Dhaka!

Il presidente della Commissione episcopale Giustizia e pace ad AsiaNews: “Condanniamo con tutta la forza possibile l’attentato al locale della capitale. Dio non tollera gesti simili. Ora tocca agli islamici intervenire per salvare l’islam stesso”. Tra le vittime vi sono nove italiani, sette giapponesi, una indiana e tre bangladesh. Il dolore di papa Francesco: “Barbarie contro Dio e contro l’uomo”.

People help an unidentified injured person after a group of gunmen attacked a restaurant popular with foreigners in a diplomatic zone of the Bangladeshi capital Dhaka, Bangladesh, Friday, July 1, 2016. A group of gunmen attacked a restaurant popular with foreigners in a diplomatic zone of the Bangladeshi capital on Friday night, taking hostages and exchanging gunfire with security forces, according to a restaurant staff member and local media reports. (ANSA/AP Photo) [CopyrightNotice: Copyright 2016 The Associated Press. All rights reserved. This material may not be published, broadcast, rewritten or redistribu]

L’attentato all’Holey Artisan Bakery “rappresenta una barbarie senza giustificazioni. Il nome di Dio non può e non deve essere tirato in mezzo a simili atti. Ora tocca ai fedeli islamici intervenire, alzarsi in piedi per salvare la faccia della loro religione”. Lo dice adAsiaNews mons. Gervas Rozario, vescovo di Rajshahi e presidente della Commissione episcopale Giustizia e pace, commentando la strage del primo luglio scorso.

Nell’attentato compiuto nel cuore della capitale, in un locale frequentato da stranieri, sono morti 20 ostaggi: si tratta di nove italiani, sette giapponesi, una ragazza indiana e tre bangladeshi. Inoltre sono deceduti sei dei sette (presunti) assalitori e due poliziotti. Il commando è entrato nel bar l’ultimo venerdì di Ramadan, urlando “Allah è grande” e aprendo il fuoco. La premier Sheikh Hasina ha definito gli assalitori “giovani sbandati” che “non rispondono ai valori dell’islam”.

Secondo mons. Rozario, la condanna deve essere unanime: “Nessuno, di alcuna religione, può giustificare un’uccisione. Ma è triste constatare che gli ostaggi sono morti in questo modo: Dio non tollererà questo massacro. Ora tocca agli islamici del Paese: si devono alzare in piedi per salvare l’immagine e la faccia della propria religione. La pace deve prevalere su tutti noi”.

dacca 3

La Chiesa bangladeshi, conclude il presule, “prega per queste vittime del terrorismo islamico. Possa Dio garantire la pace eterna a queste anime defunte. I martiri cristiani della strage saranno ricordati in maniera molto speciale”.

Con un messaggio a firma del Segretario di Stato, card. Parolin, papa Francesco ha espresso ieri il suo dolore per l’accaduto: “Profondamente rattristato dalla violenza insensata perpetrata contro vittime innocenti a Dacca, papa Francesco esprime di cuore le proprie condoglianze e condanna questi atti barbari come offese contro Dio e contro l’umanità”. Il pontefice, conclude il testo, “affida i morti alla misericordia di Dio e assicura le proprie preghiere alle famiglie in lutto e ai feriti”.


Redazione Papaboys (Fonte www.asianews.it/Sumon Corraya)

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