Pubblicità
HomeNewsTerra Sancta et OriensNuovo ricatto jihadista per i cristiani di Mosul: se non pagate, le...

Nuovo ricatto jihadista per i cristiani di Mosul: se non pagate, le vostre case saltano in aria

BAG08_IRAQ_42726536 (1)Diversi profughi cristiani originari della città di Mosul rivelano di aver ricevuto per telefono ricatti da sedicenti militanti dello Stato Islamico, che minacciano di far saltare le case da cui loro sono stati costretti a fuggire se non sono disposti a pagare prontamente una somma di denaro.

 Il ripetersi di questo tipo di ricatti via telefono, denunciato dalle vittime al sito arabo.www.ankawa.com, è solo l’ultima delle violenze subite da quanti sono fuggiti da Mosul dopo che la seconda città dell’Iraq è caduta sotto il controllo dei miliziani jihadisti dello Stato Islamico, lo scorso 9 giugno.

Altri profughi cristiani dichiarano di aver subito un diverso e più sofisticato tipo di ricatti: in qualche caso, sono stati raggiunti per telefono da ex vicini di casa che dichiarano di essersi impossessati delle loro foto private lasciate nelle case da cui i cristiani sono stati costretti a fuggire, e minacciano di pubblicarle sui social network dopo averle ritoccate trasformandole in immagini sconvenienti.

NUOVI SACCHEGGI ANCHE A TEL ISQOF – I cristiani di Tel Isqof, villaggio della Piana di Ninive a 15 chilometri da Tilkaif, denunciano saccheggi compiuti nelle loro case dalle milizie curde Peshmerga, che controllano la zona dal 17 agosto. 

La cittadina di Tel Isqof era stata occupata il 7 agosto dalle milizie jihadiste che già a giugno avevano conquistato Mosul. Davanti all’avanzata dei jihadisti, la popolazione civile, in gran maggioranza cristiana, era fuggita verso la Regione autonoma del Kurdistan iracheno, lasciando la città deserta. Dieci giorni dopo, i Peshmerga curdi con una controffensiva avevano ripreso il controllo della città. Ma è proprio da allora che i residenti, nei loro periodici ritorni in città per verificare lo stato delle rispettive abitazioni, hanno dovuto prendere atto che le porte di un numero crescente di case e negozi sono state forzate e i beni in essi contenuti saccheggiati: denaro e gioielli, attrezzature tecniche e strumenti elettronici. di Redazione Papaboys / Fonte Agenzia Fides / Ankawa.com

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome