Pubblicità
HomeNewsPax et JustitiaPatriarca caldeo ai musulmani: La barbarie compiuta in nome dell'Islam ricorda il...

Patriarca caldeo ai musulmani: La barbarie compiuta in nome dell’Islam ricorda il nazismo. E vostre reazioni sono timide

nazi_islam_600X220_90_C - CopiaA differenza “dei nazisti e di altre ideologie mortali del XX secolo”, i jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) compiono i loro crimini barbari “in nome dell’Islam”. Per questo “appare abbastanza scioccante la latitanza della comunità islamica ufficiale che ha denunciato questi atti solo con dichiarazioni timide e deboli”, mostrando l’assenza di una leadership in grado di “far crescere la consapevolezza del popolo riguardo all’incombente pericolo portato dallo Stato Islamico che agisce in nome della religione”. Con queste parole dirette e determinate il Patriarca di Babilonia del Caldei Louis Raphael I richiama le guide della comunità islamica a assumersi le proprie responsabilità nel contrastare l’estremismo oscurantista di marca islamista, che rappresenta certo un pericolo mortale per i cristiani del Medio Oriente ma che il Patriarca caldeo giudica “non meno pericoloso” per gli stessi islamici. 

L’accorato appello di Sua Beatitudine Louis Raphael I è contenuto nella Lettera aperta “ai fratelli e alle sorelle musulmani di tutto il mondo” che il Patriarca ha diffuso in occasione della sua partecipazione all’ultima conferenza internazionale organizzata dal Centro saudita Re Abdullah bin Abdulaziz per il dialogo interreligioso e interculturale (Kaiicid). Il summit interreligioso, svoltosi a Vienna il 18 e 19 novembre 2014, ha visto la partecipazione di 200 personalità musulmane e cristiane chiamate a riflettere e confrontarsi sul tema della comune battaglia contro la violenza in nome della religione. 

nazi_islam_600X220_90_C

Nella lettera, pervenuta all’Agenzia Fides, il Primate della Chiesa caldea si dice “scioccato” da quelli che “hanno sminuito il grave pericolo rappresentato dallo Stato Islamico” e richiama tutti i fratelli e le sorelle musulmani a un “netto cambiamento, perchè “è vostra la responsabilità di trovare una risposta, che deve venire da voi e non da una forza esterna”. Tra i crimini commessi dai jihadisti in azione in Iraq e Siria, il Patriarca ricorda anche “la violazione della santità di chiese e monasteri” o la loro conversione in moschee, e il rapimento di donne vendute al mercato come schiave. Sua Beatitudine ribadisce che in Medio Oriente i cristiani rappresentano una presenza autoctona, e invita gli studiosi di questioni religiose a “confutare gli argomenti usati dall’Isil” ricorrendo anche alla giurisprudenza per denunciare le loro pratiche atroci e marchiare il loro pensiero come un “flagello dell’umanità”. 

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome