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Nennolina, la bimba ‘santa’ a cui tutta Roma è devota: ecco chi era

Nennolina: una bimba che amava tanto Gesù

Antonietta Meo, detta Nennolina, è stata una bambina italiana dichiarata venerabile dalla Chiesa cattolica nel 2007.

La sua storia

Antonietta Meo nasce il 15 dicembre 1930 a Roma, quasi di fronte alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme (dove oggi riposa).

Era una bambina vivacissima, birichina, irrequieta, con un carattere forte, ma sempre serena e tranquilla. Sapeva imporsi alle compagne nel gioco con tanto garbo e disinvoltura che tutte le obbedivano e l’amavano. Anche dopo l’intervento con cui le venne amputata la gamba, volle sempre fare tutto quello che facevano gli altri bambini, senza invidia e senza far pesare a nessuno la sua invalidità.

Era una bambina che incantava, sia con il suo aspetto fisico e il suo candore infantile, sia con la sua maturità e capacità di riflessione.

Era una bambina come tutte le altre; solo chi le era più vicino intuiva in lei qualcosa di straordinario, ma la straordinarietà si manifestò soprattutto nell’ultima fase della malattia. Se non avesse avuto dei doni particolari di grazia non avrebbe potuto mantenersi serena, senza lamentarsi mai, anzi aumentando spontaneamente le sue sofferenze per essere più vicina alle sofferenze di Gesù.

Nennolina
Nennolina

Alla mamma dice: “Quando soffro, io penso subito a Gesù e allora non soffro più! Per non soffrire, è tanto semplice: invece di pensare ai tuoi dolori, pensa a quelli di Gesù, che ha tanto sofferto per noi e vedrai che non sentirai più nulla“.

A sei anni domanda di poter ricevere la prima Comunione. Il male intanto si fa sempre più violento, ma lei non si lamenta mai.

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Nell’ultima letterina, del 2 giugno, dettata alla madre accanto al suo letto, scriveva: “Caro Gesù, di’ alla Madonnina che l’amo tanto e voglio starle vicina…”.

Dopo lunghe ed atroci sofferenze, si spegne a sette anni non ancora compiuti il 3 luglio 1937.

L’incredibile annuncio di un bambino

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