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Libano, i vescovi melchiti: ‘basta violenza’

I vescovi melchiti, hanno tenuto la consueta riunione mensile nella sede patriarcale di Rabwah. Non era presente il Patriarca Gregarios III. L’incontro pertanto è stato presieduto dal Coordinatore del Consiglio Mons. Elie Haddad Bishara. Sono stati esaminati diversi punti tra cui come sostenere il patriottismo e la Chiesa di Huna. Al termine, è stata rilasciata una dichiarazione, nella quale si afferma che “i vescovi maroniti condannano i continui attentati in Libano, che causano la morte di tante persone innocenti appartenenti a tutte le confessioni religiose”. I vescovi, chiedono di pregare Dio,  affinchè possa avere pietà delle anime di coloro che vengono uccisi. Invitano tutte le parti in causa a “intraprendere la strada della ragione e del dialogo, abbandonando la logica della violenza”.  Gli ecclesiastici avvertono “il bisogno urgente di formare un governo di unità nazionale per evitare di essere  trascinati nelle sacche di violenza che sconvolgono ogni giorno la vita del paese”. Alcuni media –sottolineano i vescovi-, non rendono un buon servizio alla verità su alcune questioni legate al clero. Prima di diffondere le notizie è necessario verificare l’autenticità delle informazioni, altrimenti si rischia di far passare le menzogne come fatti autentici. I Prelati, hanno esortato le autorità a superare gli interessi di parte, perchè  “le condizioni di vita dei cittadini, diventano sempre più precarie, per il continuo aumento dei prezzi del cibo” a causa della dilagante corruzione. Per risolvere il problema, è necessario perseguire i colpevoli e punirli secondo la legge, affinchè possa cessare la sofferenza del popolo.  Come ultimo punto, il Consiglio spera nel successo dei negoziati di Ginevra2, per porre fine agli attacchi terroristici che hanno esposto negli ultimi tempi le zone del confine libanese a terribili violenze e atti criminali. di Francis Marrash

عقد مطارنة الروم الملكيين الكاثوليك والرؤساء العامين والرئيسات العامات اجتماعهم الشهري في المقر البطريركي في الربوة، وتغيب البطريرك غريغوريوس الثالث، وترأس الاجتماع منسق المجلس المطران ايلي بشارة الحداد، وتدارسوا شؤونا كنسية ووطنية.

وفي ختام الاجتماع أصدروا بيانا أيدوا فيه “ما جاء في وثيقة المطارنة الموارنة ووجدوا فيها موقفا وطنيا جامعا”، ودانوا “التفجيرات الحاصلة على الساحة اللبنانية والتي يذهب ضحيتها أبرياء من جميع الطوائف”، رافعين الدعاء الى الله “ان يرحم نفوس الشهداء ويضمد جروح المصابين”، داعين الأطراف كافة الى “ترجيح لغة العقل والحوار على لغة العنف والقتل”.

ورأى المجتمعون “ضرورة ملحة لتأليف الحكومة في هذا الظرف الدقيق الذي يمر به الوطن”، وطالبوا ب”حكومة وحدة وطنية تجنب البلد الإنجرار نحو خلل في التوازن والشعور بالإجحاف وتوزيع مسؤولية الحكم على جميع الاطراف”.

ودعوا بعض وسائل الاعلام التي تلفق أخبارا عن بعض رجال الدين لإثارة فضيحة دون التأكد من صحة المعلومات في هذه القضية، “أن تتعاطى مع هذا النوع من الملفات بدقة واخلاقية، فلا تسخر ضميرها وتشوه الحقيقة من أجل سباق اعلامي رخيص”.

وشددوا على أن “الأوضاع المعيشية للمواطنين أصبحت لا تحتمل بتفشي الغلاء، وبخاصة فساد بعض المواد التي غابت الملاحقات عنها في الفترة الاخيرة، وكأن الأمر مسيس اذ تغلب المصلحة السياسية على الشق الغذائي”، وطالبوا المرجعيات ب “متابعة ملاحقة المخالفين وإنزال العقوبات بهم”.

وأملوا ب “نجاح مؤتمر جنيف 2″، آسفين “للاعتداءات التي تتعرض لها المناطق الحدودية اللبنانية”.

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