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La raccolta a Sangimignano è cella a cella

I detenuti hanno partecipato alle lezioni tecniche effettuate dal personale tecnico di Sei Toscana. Le buone pratiche ambientali entrano in carcere

SAN GIMIGNANO — Il servizio di “cella a cella” trasformerà i detenuti in operatori ecologici.

Il protocollo è stato firmato a San Gimignano dal sindaco Giacomo Bassi, dal presidente di Sei Toscana Roberto Paolini e dalla direttrice della casa di reclusione di Ranza Maria Cristina Morrone. Un progetto che durerà cinque anni per insegnare la corretta gestione dei rifiuti urbani.

“Un’intesa che ha una duplice valenza, ambientale e sociale – hanno sottolineato il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi e l’assessore all’ambiente Niccolò Guicciardini -. Dal corretto smaltimento dei rifiuti in carcere ne trarrà giovamento la differenziazione e il riciclo e, al contempo, si coinvolgono così i detenuti in un progetto sociale. Come amministrazione comunale siamo lieti di compartecipare a questo progetto che ci auguriamo possa fare scuola in Toscana e in Italia. Un’ulteriore dimostrazione di come il rapporto tra Comune di San Gimignano e casa di reclusione si stia sviluppando e rafforzando a più livelli grazie alla disponibilità dimostrata dall’attuale direzione”.

“La formazione -ha evidenziato la direttrice della casa di reclusione Maria Cristina Morrone- riguarderà anche il personale penitenziario e la raccolta differenziata sarà effettuata anche negli spazi interdetti ai detenuti. Nell’area delle celle invece alcuni detenuti avranno delle mansioni specifiche in base ad una calendarizzazione ben specifica”.

A Gennaio e a Luglio di ogni anno, le parti si riuniranno per capire gli stadi di avanzamento del progetto




Fonte: www.quinewsvaldelsa.it

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