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Aleppo (Siria), la drammatica testimonianza di una Suora: La nostra Pasqua trasformata in un incubo

Aleppo (Siria), la drammatica testimonianza di una Suora: La nostra Pasqua trasformata in un incubo«Aleppo è una città ormai abbandonata a se stessa, mentre tutto il mondo resta in silenzio». È la testimonianza che Suor Annie invia ad Aiuto alla Chiesa che Soffre dalla città siriana, contesa dai miliziani dell’Isis e dall’esercito regolare del presidente Assad. Uno snodo cruciale nel conflitto iracheno-siriano, che ricade sulle teste di chi vorrebbe solo vivere in pace.

«La nostra Santa Pasqua si è trasformata in un incubo – ci scrive Suor Annie, che si trova ad Aleppo per preparare i regali di Pasqua alle famiglie sfollate  – due giorni fa altre 165 famiglie hanno abbandonato le loro case dopo una pioggia di circa 40 proiettili sparati sulla città. Ne abbiamo trovato uno anche nella nostra cucina: siamo salve solo per volontà del Signore. Un “regalo” di Pasqua per centinaia di persone che non chiedono nulla, eccetto una vita normale»

«Per favore: salvate Aleppo e le famiglie che ci vivono». Suor Annie chiede che si diradino i silenzi intorno a questa tragedia umanitaria: «Non giratevi dall’altra parte, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».

Aleppo è una città della Siria Settentrionale, soprannominata “La Capitale del Nord”. Si tratta del centro più popoloso della Siria, con oltre 1 milione e 900mila abitanti, e della terza città cristiana del mondo arabo (dopo Beirut e Il Cairo) con oltre 300mila persone appartenenti al nostro Credo. È Patrimonio Mondiale dell’Umanità, iscritta alle liste Unesco dal 1986.

Aleppo (Siria), la drammatica testimonianza di una Suora: La nostra Pasqua trasformata in un incubo

A cura di Redazione Papaboys fonte: Aiuto alla Chiesa che soffre

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