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Vogliamo una Chiesa che sia comunione. Il rap improvvisato del Vescovo di Noto

Vogliamo una Chiesa che sia comunione. Il rap improvvisato del Vescovo di NotoLo aveva anticipato e ha mantenuto la promessa. Il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, sul palco all’aperto, a Modica (Ragusa), in occasione della giornata dedicata ai giovani, ha cantato un brano di Marco Mengoni, “Il Guerriero”. E ha continuato con “La cura” di Franco Battiato.

L’hanno già ribattezzato il “vescovo rock” e monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, dimostra di saperci fare. In un’omelia per alcuni cresimandi, qualche tempo fa, si è messo a cantare Noemi e Marco Mengoni per spiegare “cos’è amore”, per mettere in guardia dalle “facili mode”, per invitare tutti “all’essenzialità”. Il video girato per caso in una chiesa di Scicli  ha impazzato sul web, come fosse il videoclip di uno dei cantautori più gettonati nelle hit-parade.

E il monsignore non ha deluso le attese neanche dal palco di Modica in occasione della giornata dei giovani dopo ha cantato “La cura” di Franco Battiato per concludere con un rap improvvisato.

«Vogliamo una Chiesa che sia comunione
non c’interessa una Chiesa che sia solo organizzazione.
Vogliamo una Chiesa che sia paternità, dove tra gli uomini ci sia più carità
Vogliamo Gesù nostro guerriero».  

A cura di Redazione Papaboys fonti: Famiglia Cristiana e Corriere.it

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