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Ucraina e Russia, il mondo che cambia: un mese di dolore per una guerra che si deve fermare!

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta di giorno in giorno cambiando la storia dell’Europa e del mondo.

Il conflitto in 30 giorni è diventato uno spartiacque con conseguenze a lungo termine che non riguardano solo le parti in causa.

Dalla messa in discussione della transizione energetica alla rivitalizzazione della Nato, dalla fuga di oltre tre milioni e mezzo di persone al nuovo equilibrio tra le potenze, a prescindere dall’esito del conflitto, il mondo di domani potrebbe non essere più lo stesso.

A un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, invita le persone di tutto il mondo a protestare pubblicamente: “La guerra della Russia non è solo la guerra contro l’Ucraina”.

La furia distruttrice di Putin
La furia distruttrice di Putin

Intanto la violenza non accenna a spegnersi, con Kiev che denuncia l’utilizzo da parte dei russi di bombe al fosforo nella regione di Lugansk: almeno 4 i morti. Il governo inglese consegnerà altri 6mila missili all’Ucraina. In una foresta vicina alla centrale nucleare di Chernobyl è divampato un incendio, poi domato.

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Sul versante diplomatico, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu boccia la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia (la Cina ha votato a favore di Mosca) sulla situazione umanitaria in Ucraina. Il collettivo Anonymous riferisce di aver hackerato la Banca centrale russa.

Cina: “La Nato disinforma sul nostro sostegno alla Russia”

La Cina accusa il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, di “diffondere disinformazione” affermando che Pechino ha sostenuto la guerra della Russia contro l’Ucraina. Il ministero degli Esteri cinese ha replicato che “accusare la Cina di diffondere false informazioni sull’Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro Pechino sarà sconfitto”.

L’Oms: “Mille ospedali sulle linee di fuoco”

L’impatto dei primi 28 giorni di conflitto sul sistema sanitario ucraino è stato “devastante”. Oltre mille strutture sanitarie sono vicine alle linee di conflitto e sono 64 gli attacchi accertati ai centri sanitari, che hanno provocato 15 morti e 37 feriti.

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È quanto afferma l’ufficio europeo dell’Oms, secondo cui circa la metà delle farmacie ucraine potrebbero ormai essere chiuse. Anche la vaccinazione contro il Covid-19 e quelle di routine si sono fermate. Molti operatori sanitari sono sfollati o impossibilitati a lavorare e milioni di persone attualmente sono senza cure.

Johnson: “Putin ha superato la linea rossa, va isolato”

“Putin ha già oltrepassato la linea rossa e ora dobbiamo considerare tutte le opzioni per uscire da questa crisi in Ucraina. Dobbiamo decidere cosa fare per aiutare gli ucraini a proteggersi e come sanzionare la Russia per isolare Putin”. Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson, arrivando al quartier generale della Nato a Bruxelles per il vertice sull’Ucraina.

Anonymous hackera la Banca centrale russa

Il collettivo Anonymous ha hackerato la Banca centrale russa. “Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti”, scrivono su Twitter gli attivisti.

Nei giorni scorsi Anonymous ha messo offline i siti di alcune società che continuano a operare in Russia tra cui Nestlé che, sotto pressione, ha deciso di ridurre le sue attività a Mosca.

 

Fuoco sul porto Odessa nella notte, “ma hanno fallito”

La navi russe hanno sparato colpi di artiglieria nella notte contro il porto di Odessa. Gli attacchi sono stati uditi prima all’alba e sono stati seguiti dal rumore di alcuni jet militari ucraini che hanno sorvolato la zona.

Poco dopo sono scattate anche le sirene antiaeree. Il portavoce dell’esercito ucraino dell’Oblast di Odessa ha confermato l’accaduto: “Hanno cercato di spaventarci, facendo manovre al largo della costa ma hanno fallito”.

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