Il ritratto del bambino che dormiva tra le tombe dei suoi genitori in Siria, ha fatto il giro del mondo sul web, tramite Facebook e Twitter. L’immagine in realtà era una fotografia di scena scattata come parte di un progetto artistico, che nulla aveva a che fare con il dramma dei bambini siriani. La verità sullo scatto fotografico è emersa dall’intervista di Harald Doornobos, al fotografo Abdul Aziz al Otaibi, autore dell’immagine. Al Otaibi, ha dichiarato di essere scioccato per l’uso che i media hanno fatto della sua foto, smentendo categoricamente, le interpretazioni che i mezzi di comunicazione ne hanno fatto. Ha dichiarato: “La foto non ha nulla a che fare con la Siria”.
Continuando l’intervista il fotografo ha affermato: “amo il mio mestiere di fotografo. E come ogni artista presento alcuni progetti ad alto impatto emotivo. Nelle foto scattate volevo presentare la grandezza dell’amore tra i figli e genitori, il quale è insostituibile. Il messaggio che volevo lanciare era proprio questo: l’amore familiare non può essere sostituito da nessuna cosa, anche quando sopravviene la morte”. Al Otaibi, ha chiesto a @americanbadu, -il primo account che ha lanciato la sua foto-, di correggere la falsa interpretazione attribuita all’immagine. Ecco la risposta ricevuta: “Lascia stare! Sostieni come noi che la foto viene dalla Siria, così potrai ottenere la ricompensa da Dio”. Ogni giorno circolano sui social network immagini di guerra da ogni parte del mondo. Chiediamoci prima di giudicare: sono vere, oppure fanno parte della campagna mediatica di disinformazione?
An image of a child lying between his parents’ graves in Syria that exploded on Facebook and Twitter was actually a staged photo taken as part of an art project. The truth behind the picture, which was appropriated by people on social networks this week to reflect the tragic situation in Syria, was unearthed by Harald Doornbos, who interviewed the photographer Abdul Aziz al Otaibi on his blog. Al-Otaibi said he was shocked by how the picture had been ‘twisted’, given that he made it very clear that the graves were fake when he posted it on Facebook. One of the many versions of the image shared on Twitter (Picture: Abdul Aziz al Otaibi). “Look, it’s not true at all that my picture has anything to do with Syria,” he said. “I am really shocked how people have twisted my picture”. I love photography,”he continued”. Every artist has ideas in his head. So I had the idea to make a project whereby I show in pictures how the love of a child for his parents is irreplaceable. This love cannot be substituted by anything or anybody else, even if the parents are dead”. “I am really very annoyed by this. It is just not fair to take one of my photos totally out of context and use it for your own propaganda.” Al-Otaibi Directed Messaged the first Twitter user to re-purpose the image, @americanbadu, to ask them to correct it and explain why they claimed it was of Syria. He received the response: “Why don’t you just let go and claim it is a picture from Syria and gain a reward from God. You are exaggerating”. Hosts of fake images circulate Facebook and Twitter every day, with pictures depicting wars and beautiful parts of the world often being Photoshopped beyond recognition. di Francis Marrash