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Salviamo padre Saeed Abedini! #SaveSaeed

Tre anni fa, un pastore cristiano americano di nome Saeed Abedini è arrivato in Iran per costruire un orfanotrofio. Poco dopo è stato arrestato ed è tuttora in carcere. Il suo crimine è essere cristiano.

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Padre Saeed si è convertito al cristianesimo dall’Islam, ed è considerato dal governo iraniano “un rischio per la sicurezza nazionale” per aver instaurato chiese domestiche e aver aiutato altri musulmani convertiti al cristianesimo.

Da più di 1000 giorni padre Saeed è in carcere, separato dalla moglie e dai due figli. La sua vicenda non può rimanere ai margini dei rapporti diplomatici tra Iran e Paesi occidentali, intensificatisi sul tema del nucleare.

Dal 2013, Saeed è recluso nella prigione più dura dell’Iran: Rajai Shahr. Un carcere sovraffollato, inumano e potenzialmente mortale, in cui mancano cure mediche e le più basilari norme igieniche e sanitarie. Se padre Saeed non sarà rilasciato al più presto, potrebbe morire prima di essere giudicato.

I leader mondiali devono impegnarsi a sospendere il loro benestare allo sviluppo nucleare dell’Iran fino alla liberazione di padre Saeed e di altri cristiani ingiustamente detenuti a causa della loro fede. L’Iran va ritenuto responsabile a livello internazionale di queste violazioni dei diritti umani nei confronti dei cristiani.

Sosteniamo la petizione di CITIZENGO a questo link:

http://citizengo.org/it/27714-salviamo-padre-saeed-abedini-savesaeed




L’APPELLO DEL TEAM DI CITIZENGO

Saeed Abedini, un pastore cristiano americano, marito e padre, è stato imprigionato più di 1000 giorni fa in Iran con false accuse. Il governo iraniano lo ritiene “un rischio per la sicurezza nazionale”, per aver attivato chiese domestiche e aver aiutato alcuni musulmani convertiti al cristianesimo.

Padre Saeed è un marito e un padre di due bambini. Risulta in condizioni di salute pessime per la detenzione nella più dura prigione dell’Iran, Rajai Shahr.

Si tratta di una evidente violazione dei diritti umani, e vi chiediamo di mobilitarvi per la vita di quest’uomo. L’Iran va ritenuto responsabile per la sua vita e per quella di innumerevoli altri cristiani accusati ingiustamente.

Chiediamo l’immediata liberazione di padre Saeed, e degli altri cristiani nelle sue condizioni.




Post a cura di Massimo Francini per Redazione Papaboys

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