Pubblicità
HomeNewsSancta SedesPapa Francesco: 'Non facciamo i furbi con il Signore, Lui conosce il...

Papa Francesco: ‘Non facciamo i furbi con il Signore, Lui conosce il nostro cuore e ci aspetta!’

DICIAMO UNA VOLTE PER TUTTE, NO AL PECCATO E SI ALLA GRAZIA! CHIEDIAMOLO ALLA NOSTRA MADRE!

Gli uomini forse possiamo ingannarli, ma Dio no, Lui conosce il nostro cuore meglio di noi stessi. Approfittiamo del momento presente! Sono le parole di Papa Francesco durante la riflessione che anticipa la preghiera mariana dell’Angelus di questa festa dell’Immacolata Concezione.

papa francesco angelus
papa francesco angelus

Le parole di Papa Francesco prima della recita dell’Angelus

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
L’odierna festa liturgica celebra una delle meraviglie della storia della salvezza: l’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Anche lei è stata salvata da Cristo, ma in un modo assolutamente straordinario, perché Dio ha voluto che fin dall’istante del concepimento la madre del suo Figlio non fosse toccata dalla miseria del peccato. E dunque Maria, per tutto il corso della sua vita terrena, è stata libera da qualunque macchia di peccato, «piena di grazia» (Lc 1,28) e ha goduto di una singolare azione dello Spirito Santo, per potersi mantenere sempre nella sua relazione perfetta con il figlio Gesù.

Nel magnifico inno che apre la Lettera agli Efesini (cfr 1,3-6.11-12), San Paolo ci fa comprendere che ogni essere umano è creato da Dio per quella pienezza di santità, per quella bellezza di cui la Madonna è stata rivestita fin dal principio. La meta alla quale siamo chiamati è anche per noi dono di Dio, il quale – dice l’Apostolo – ci ha «scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati» (v. 4); ci ha predestinati (cfr v. 5), in Cristo, ad essere un giorno totalmente liberi dal peccato.

Quello che per Maria è stato all’inizio, per noi sarà alla fine, dopo essere passati attraverso il “bagno” purificatore della grazia di Cristo.

Anche i più innocenti erano comunque segnati dal peccato di origine e hanno lottato con tutte le forze contro le sue conseguenze. Sono passati attraverso la «porta stretta» che conduce alla vita (cfr Lc 13,24). E sapete chi è il primo di cui abbiamo certezza che sia entrato in paradiso? Un “poco di buono”: uno dei due che furono crocifissi con Gesù. A Lui si rivolse dicendo: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Ed Egli rispose: «Oggi con me sarai nel paradiso» (Lc 23,42-43).

Fratelli e sorelle, la grazia di Dio è offerta a tutti; e molti che su questa terra sono ultimi, in cielo saranno primi (cfr Mc 10,31). Attenzione però. Non vale fare i furbi: rimandare continuamente un serio esame della propria vita, approfittando della pazienza del Signore. Gli uomini forse possiamo ingannarli, ma Dio no, Lui conosce il nostro cuore meglio di noi stessi. Approfittiamo del momento presente! Non godere la vita nell’attimo che fugge, no, questo è il senso mondano. Ma cogliere l’oggi per dire “no” al male e “sì” a Dio; aprirsi alla sua Grazia; smetterla finalmente di ripiegarsi su sé stessi trascinandosi nell’ipocrisia.
Guardare in faccia la propria realtà, riconoscere che non abbiamo amato Dio e il prossimo come dovevamo. E confessarlo, iniziare un cammino di conversione chiedendo prima di tutto perdono a Dio nel Sacramento della Riconciliazione, e poi riparare il male fatto agli altri.

Questa, per noi, è la strada per diventare “santi e immacolati”. La bellezza incontaminata della nostra Madre è inimitabile, ma nello stesso tempo ci attira. Affidiamoci a lei, e diciamo una volta per sempre “no” al peccato e “sì” alla Grazia.

PUOI LEGGERE ANCHE:

 

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome