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Medjugorje. La richiesta della Gospa sul digiuno il mercoledì e il venerdì. Cosa fare e come farlo

Medjugorje. La richiesta della Gospa sul digiuno il mercoledì e il venerdì. Cosa fare e come farlo

 

PreghieraDigiuno
PreghieraDigiuno

 

Riportiamo il dialogo avvenuto in un’intervista a Radio Maria. Con la lettera P (intendiamo Padre Livio, direttore di Radio Maria, le risposte sono della veggente Vicka.

P: Una richiesta molto particolare e importante della Regina della pace qui a Medjugorje è il digiuno. È un invito che la gente desidera capire e mettere in pratica. Che cosa richiede esattamente la Madonna al riguardo?

VICKA: Siccome fra gli ascoltatori di Radio Maria ci sono anche molti malati, vorrei dire innanzi tutto che il loro digiuno è la sofferenza, che devono offrire con amore. A loro è sufficiente fare qualche piccola rinuncia e donarla alla Madonna. Invece le persone che stanno bene sono invitate a fare il digiuno a pane e acqua due volte alla settimana, il mercoledì e il venerdì. Anche se all’inizio possono trovare qualche difficoltà, devono andare avanti con forte volontà, senza scuse, e digiunare per amore di Dio e della Madonna.

P: Il digiuno va da mezzanotte a mezzanotte? VICKA: Tutto il giorno. P: Ventiquattro ore? VICKA: Sì. Se si incomincia alla mattina, lo si fa fino all’indomani mattina. P: Spesso la gente chiede se il tè o il caffè rompono il digiuno richiesto dalla Madonna. VICKA: Se la Madonna chiede pane e acqua vuol dire che è pane e acqua. P: Ho l’impressione che alcuni amino il digiuno per motivi di dieta.

VICKA: Quello non conta niente. La dieta non c’entra con la Madonna. Quando si fa il digiuno per amore di Dio, non importa se una persona è grassa o magra, ma importa che lo faccia col cuore. P: Alcune persone non si sentono per vari motivi di fare un digiuno come quello richiesto dalla Madonna, ma sono disponibili per esempio a saltare un pasto. A queste persone io dico sempre che la Madonna prende quello che noi le diamo secondo le nostre possibilità. VICKA: Se una persona incomincia a privarsi della cena, poi sarà anche capace a privarsi del pranzo e della colazione e così arriva al digiuno completo. P: C’è anche un cammino verso il digiuno?

VICKA: Sì, c’è anche un cammino. P: Tuttavia la Madonna non ha chiesto soltanto il digiuno della gola, ma anche quello della lingua, quando ha invitato a non mormorare, e quello degli occhi, quando ha invitato a spegnere la televisione.

VICKA: Certamente. P: Potremmo allora interpretare come digiuno anche la rinuncia al fumo, alla televisione e cose di questo genere?

VICKA: Guarda, Padre Livio, ci sono certamente tantissimi sacrifici che noi possiamo fare, ma quando la Madonna ha chiesto il digiuno ha parlato chiaro, invitando le persone sane a digiunare a pane e acqua il mercoledì e il venerdì. P: In altre apparizioni, come a Lourdes e a Fatima, la Madonna ha chiesto sacrifici, ma è tipico di Medjugorje il digiuno a pane e acqua. VICKA: I sacrifici si possono e si devono fare ogni giorno. Invece il Mercoledì e il Venerdì la Madonna ci chiede una cosa molto precisa. Non ci chiede di mangiare niente, ma di nutrirci col pane e con l’acqua. P: Perché è così importante il digiuno a pane e acqua? VICKA: La Madonna ha detto che con il digiuno a pane e acqua si possono allontanare le guerre, per quanto violente esse siano. Mentre noi digiuniamo la Madonna ci purifica nel nostro intimo e ci toglie dal nostro cuore il male che si è depositato lì da tanto tempo. Molte persone sono diventate insensibili e neppure sanno di avere un cuore. Col digiuno pian piano riusciamo a scoprirlo e a purificarlo.

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P: La Madonna ci ha messo in mano un’ arma potentissima.

VICKA: Quante volte la Madonna ha detto che col digiuno e con la preghiera si può allontanare anche la guerra! P: A una mamma che vuole la conversione del figlio si può consigliare il digiuno a pane e acqua per ottenere la grazia della conversione? VICKA: Ma certo. Il digiuno a pane e acqua con la preghiera. P: Il digiuno e il rosario insieme? VICKA: Tutte e due le cose insieme. P: La Madonna ci ha messo in mano due armi formidabili. VICKA: Sono le più forti che esistono. P: Si può ottenere tutto con queste armi? VICKA: Tutto, tutto. P: Però anche i sacrifici e le mortificazioni sono importanti. La Madonna nelle sue apparizioni li chiede spesso e anche qui a Medjugorje sono entrati nella vostra vita quotidiana.

VICKA: Sì, la Madonna chiede anche piccoli sacrifici. L’importante è che siano veramente tali e che siano fatti col cuore e con gioia. P: Per esempio dare un po’ del mio tempo a una persona che ha bisogno, oppure sopportare con pazienza una persona antipatica… VICKA: Quelli sono sacrifici e non fare qualcosa che mi piace, per esempio aiutare una persona a cui voglio bene. Sacrificio è aiutare una persona che è distante, o perdonare quando sei stato offeso… P: Sacrificio è anche accettare le prove che Dio ci manda. VICKA: Quando noi sappiamo accogliere con gioia quello che Dio ci dà, allora tutto cambia. Invece tante volte ci lamentiamo e diciamo: “Ma dov’è Dio?”, “Ma perché proprio a me?” e pochissimi sono pronti a dire: “Signore ti ringrazio per questo grande dono della sofferenza e se hai ancora qualcosa da darmi, ecco io sono pronto, solo ti chiedo in questo momento la forza e il coraggio di andare avanti”. P: Certo. VICKA: Anche la Madonna ha detto: “Voi non sapete quanto valore ha la sofferenza davanti agli occhi di Dio”. P: Le malattie che vorremmo che Dio ci togliesse, in realtà sono dei doni. VICKA: Ma guarda, Padre Livio, questi sono grandissimi doni. Dio sa perché li dà e quando li toglie. Fonte: Maria a Medjugorje- [Info da Medju]

IL DIGIUNO MEDICINA PER LO SPIRITO… SOFFOCATO PER IL TROPPO STAR BENE.

Per ciò che riguarda la preghiera. S. Pietro diceva: “ventre pieno non pensa volentieri”, ma noi potremmo dire: non prega volentieri. Quando si comincia a digiunare si comincia anche a pregare bene, e viceversa. Anche i sintomi di malessere che possono venire si risolvono nella preghiera. Se la nostra preghiera diventa un incontro personale con il Signore, molte cose si risolvono. E per quelli che dicono di essere più nervosi quando digiunano darei una risposta ironica: tu non sei nervoso perché digiuni, ma il digiuno ti mostra che sei nervoso. D’altra parte se fossero nervosi solo quelli che digiunano, il mondo sarebbe pieno di gente non nervosa! Molte volte noi mangiamo, beviamo, fumiamo per soffocare, per nascondere; quando si digiuna e si prega tutto viene fuori. Siamo totalmente condizionati dal cibo al punto che il privarcene scopre il disordine latente o le passioni che sono noi. Il cibo, tanto cibo, fa droga, cioè camuffa la nostra debolezza. Dunque il digiuno fa emergere i nostri difetti, ci mette a nudo, e questo è positivo. Digiunando mi scopro per quel che sono. Di fronte a una piccola difficoltà, contesto, aggredisco, sono impaziente: è già un buon passo scoprire quello che sono. Così è facile scoprire che siamo dipendenti dal mangiare più che il mangiare dipenda da noi. Per la vita spirituale digiuno e preghiera sono come due gambe. Dopo aver mangiato abbondantemente c’è il rischio di dormire, o di essere almeno appesantiti e intorpiditi, le idee non sono più chiare; ma con il digiuno la fede si risveglia, e cominciamo a vivere questo ‘aspettare il Signore”. La nostra anima con l’aiuto di un corpo leggero può vegliare e sentire il Signore.

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