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L’ultimo grido della mamma di Charlie: aiutateci, stanno per staccare la spina.

L’allarme della madre del bambino inglese: stanno per staccare la spina. Manifestazioni a Londra. La Casa Bianca ha chiesto un incontro bilaterale con la premier inglese durante il G20 ad Amburgo

E’ un momento drammatico per il piccolo Charlie Gard. A dare l’allarmel’associazione italiana Mitocon, secondo cui i medici del Great Ormond Street di Londra starebbero per staccargli la spina. A comunicarlo all’organizzazione sarebbe stata la stessa mamma del bimbo, Connie Yates. Il presidente di Mitocon, Piero Santantonio, ha lanciato un appello: «Fermatevi, il protocollo scientifico di trattamento sperimentale è pronto. Oggi pomeriggio si è tenuta una riunione tra i medici e i ricercatori dell’equipe internazionale e tra poche ore sarà resa nota una posizione ufficiale rispetto alle possibilità terapeutiche percorribili per il piccolo Charlie». Charlie’s Army, però, il sito che sostiene la famiglia di Charlie, però, ha invitato alla cautela.

La vicenda del bambino inglese ormai non ha più confini: verrà discussa perfino durante il G20 di Amburgo. Mentre secondo i media inglesi, il presidente americano Donald Trump farà pressioni direttamente sulla premier britannica Theresa May per farle dare il via libera al trasferimento del neonato in un ospedale negli Usa, nel corso del vertice che si apre venerdì in Germania.






La Casa Bianca ha chiesto infatti un incontro bilaterale fra i due leader nel quale il capo di Stato statunitense tenterà di convincere il primo ministro a intervenire, sebbene quest’ultima abbia fatto capire di non voler interferire con le decisioni dei medici e dei tribunali inglesi che chiedono invece di staccare la spina al bimbo ricoverato per una malattia genetica rara presso il Great Ormond Street Hospital di Londra.

Un portavoce dei Gard ha affermato che l’amministrazione Trump si sta impegnando molto in proposito ed è in contatto con la famiglia del neonato di 11 mesi, il centro pediatrico londinese, il governo britannico e il medico americano che è pronto a sottoporre gratuitamente il bimbo a una terapia sperimentale.

No a un trasferimento di Charlie a Roma

Il piccolo Charlie Gard non potrà essere trasferito al Bambino Gesù, che aveva manifestato la propria disponibilità ad accoglierlo e assisterlo recependo le parole di papa Francesco. “L’ospedale di Londra ha risposto che non è possibile da un punto di vista legale”, sulla base delle sentenze, ha riferito Mariella Enoc, presidente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, a margine della presentazione, martedì, della Relazione sanitaria e scientifica 2016 presso la Pontificia Accademia delle Scienze.




Fonte: Avvenire on line

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