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L’ultima corsa in bicicletta di suor Maria Assunta: travolta e uccisa a Milano. Portava cibo in bici a senzatetto

La suora – scrive il quotidiano dei Vescovi italiani Avvenire – apparteneva alla congregazione delle Piccole Apostole di Gesù di Appiano Gentile, in provincia di Como. Viveva a Quarto Oggiaro e si prodigava per i poveri

“Suorina”, così tutti la chiamavano dove viveva, nelle case popolari tra via Cittadini e via Zoagli, nel quartiere Quarto Oggiaro a Milano. La religiosa, suor Maria Assunta Porcu, 63 anni, è morta sabato pomeriggio, dopo essere stata investita in bicicletta sul ponte di via Gian Battista Grassi mentre andava a portare cibo a un senza dimora.

Aveva due passioni, suor Maria Assunta, racconta commosso don Marco, il parroco di Sant’Agnese, la parrocchia con la quale collaborava: i poveri e la parola di Dio.

Suor Maria Assunta e la sua famiglia arrivavano dalla Sardegna, si erano trasferita a Leggiuno. In età giovanile si era avvicinata alla congregazione delle Piccole Apostole di Gesù di Appiano Gentile, in provincia di Como, e con loro aveva intrapreso la vita religiosa.

Una vita passata al servizio dell’organizzazione non governativa Vispe di volontari religiosi laici nata per assistere le comunità più povere, tanto da portare a termine anche una lunga missione umanitaria in Burundi negli anni Ottanta, dove era rimasta per 17 anni e mezzo.

Il punto in cui la bicicletta di suor Maria Assunta Porcu è stata investita - .
Il punto in cui la bicicletta di suor Maria Assunta Porcu è stata investita – .

A Quarto Oggiaro, in un modesto appartamento in via Zoagli, viveva da sola e svolgeva il suo servizio a fianco ai poveri. Per mantenersi all’inizio svolgeva mestieri umili, come la stiratrice e la collaboratrice familiare. Era solita frequentava i mercati rionali per raccogliere gli avanzi e gli scarti alimentari da donare ai poveri. Recuperava qualsiasi cosa, dai pannolini alle uova al latte, da distribuire ai bisognosi del quartiere.

L’articolo originale su Avvenire. 

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