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La Russia attacca Leopoli e il confine con la Polonia. Si apre uno spiraglio per trattativa a Gerusalemme

La barbarie della guerra non conosce sosta, ed anche nella notte sono proseguiti gli insani attacchi russi all’Ucraina.

Ucraina e Russia hanno aperto un canale costante di trattativa in videoconferenza: si tratta di diversi sottogruppi di lavoro che porteranno avanti l’opera diplomatica.

I media israeliani lanciano l’ipotesi di un’apertura da parte dei russi a tenere colloqui a Gerusalemme. “Ora Mosca ha un atteggiamento diverso, non si sono più solo ultimatum ma si è iniziato a parlare”, ha detto il presidente ucraino Zelensky, che in collegamento con la piazza di Firenze ha ribadito ieri pomeriggio la richiesta di una No Fly Zone e ha spiegato: “Le nostre città sono assediate, è una guerra contro i valori dell’Occidente”.

Le sirene suonano in piena notte in tutta l’Ucraina, anche in quell’ovest finora considerato relativamente al sicuro dall’avanzata della Russia.

Mentre Kiev appare sempre più accerchiata e Mariupol allo stremo, l’esercito di Mosca colpisce con violenza anche Kherson dove solo poche ora fa il consiglio regionale ha respinto il possibile referendum russo per l’indipendenza per creare una Repubblica popolare simile a quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk.

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Un “referendum farsa” per creare una “pseudo-repubblica” con l’obiettivo di dividere il Paese, tuonano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.

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Le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla città ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, ha detto domenica un funzionario locale.

La Russia “ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza”, a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili.

La Russia sta cercando di creare nuove “pseudo-repubbliche” in Ucraina per spezzare il Paese. A lanciare l’avvertimento è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video nella notte, secondo quanto riportano i media internazionali. Zelenskiy si è appellato alle regioni dell’Ucraina, compresa Kherson, che è stata catturata dalle forze russe, affinché non ripetano l’esperienza di Donetsk e Luhansk.

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“Gli occupanti sul territorio della regione di Kherson stanno cercando di ripetere la triste esperienza della formazione di pseudo-repubbliche”, ha detto. “Stanno ricattando i leader locali, mettendo pressione sui deputati, cercando qualcuno da corrompere”, ha aggiunto.

“Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno abbastanza forza, non hanno abbastanza spirito. Stanno solo contando sulla violenza, solo sul terrore. Solo sulle armi, che hanno in abbondanza. Ma gli invasori non sono portati per una vita normale. E la gente può sentirsi felice e sognare. Ma sono biologicamente incapaci di rendere la vita normale. Ovunque la Russia sia andata in terra straniera, i sogni sono impossibili”, ha detto Zelensky, tornando a sollecitare gli “alleati e amici” all’estero a “continuare a fare di più per il nostro Paese, per gli ucraini e l’Ucraina, perché non è solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa”.

Una disgrazia anche in Italia

Un autobus con a bordo dei cittadini ucraini si è ribaltato per cause ancora da accertare – poco prima delle 6.45 – sull’autostrada A14 nel tratto compreso tra Cesena e Valle del Rubicone in direzione Ancona all’altezza del chilometro 101. Nell’incidente è morta una persona rimasta incastrata sotto il mezzo uscito di strada senza coinvolgere altri veicoli mentre – a quanto si è appreso – sono rimasti illesi altri 21 viaggiatori per i quali non si è reso necessario l’intervento di soccorsi sanitari

Il pullman era diretto a Pescara. Nel tratto interessato dall’incidente mortale si transita sulla corsia di sorpasso e non si registrano turbative al traffico.

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