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La coraggiosa e onesta ‘prefazione’ di Papa Francesco al libro di una vittima di abusi

«Una mostruosità assoluta, un orrendo peccato». Papa Francesco ha usato parole più forti di queste per definire gli abusi sui minori perpetrati da preti, ma il gesto che ha compiuto ora è assolutamente inedito: ha scritto e firmato la prefazione di un libro nel quale una vittima delle violenze racconta la sua storia. Il libro si intitola La perdono, padre, è scritto dal francese Daniel Pittet (Piemme, pag. 228, 15,50 euro). La prefazione viene anticipata questa mattina dal quotidiano «Repubblica» nel numero in edicola ed è stata resa disponibile online dal sito Il Sismografo.

La prefazione del Papa al libro di una vittima di abusi

«Ho visto ancora una volta i danni spaventosi causati dagli abusi sessuali – scrive Bergoglio – e il lungo e doloroso cammino che attende le vittime». Il Papa si dice «felice» del fatto che oggi altri possano leggere la testimonianza di Pittet, e «scoprire a che punto il male può entrare nel cuore di un servitore della Chiesa».

«Come può un prete, al servizio di Cristo e della sua Chiesa – si chiede il Pontefice – arrivare a causare tanto male? Come può aver consacrato la sua vita per condurre i bambini a Dio, e finire invece per divorarli in quello che ho chiamato “un sacrificio diabolico”, che distrugge sia la vittima sia la vita della Chiesa? Alcune vittime sono arrivate fino al suicidio».

Francesco afferma che questi morti pesano sul suo cuore, sulla sua coscienza e «su quella di tutta la Chiesa» e chiede «umilmente perdono» alle famiglie coinvolte, assicurando «severità estrema con i sacerdoti che tradiscono la loro missione» e con i «vescovi o cardinali» che li proteggessero. Infine, il Papa ringrazia Daniel Pittet per aver abbattuto il muro del silenzio facendo luce «su una terribile zona d’ombra nella vita della Chiesa».






La vittima oggi è un padre di famiglia, ed è riuscito ad affrontare l’inferno e a conservare la fede, nonostante tutto. È stato capace di perdonare il suo abusatore, ancora vivente, e lo ha incontrato per la prima volta dopo quarant’anni nel novembre 2016. Pittet è oggi impegnato ad aiutare altre vittime di abusi.




Fonte it.aleteia.org/Andrea Tornielli

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