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Kiev brucia sotto le bombe. I premier di Polonia, Cechia, e Slovenia oggi nella capitale ucraina

La missione per mostrare che il “sostegno Ue è inequivocabile”, dice il governo polacco. Nella capitale ucraina coprifuoco di 36 ore, da stasera a giovedì mattina.

Nei bombardamenti di questa notte a Kiev sono stati colpiti un edificio residenziale di 9 piani a Mostycka street, la stazione della metropolitana Lukianivska e un palazzo di 16 piani nel distretto Svyatoshinsky, dove sono morte due persone e altre 27 sono state soccorse.

I primi ministri polacco, ceco e sloveno si recheranno oggi a Kiev in qualità di rappresentanti del Consiglio europeo per affermare “l’inequivocabile sostegno” dell’Unione europea all’Ucraina. Lo ha reso noto il governo polacco in una nota.

Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa “andranno oggi a Kiev come rappresentanti del Consiglio europeo, per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denys Chmygal”.

Ucraina, bombardata la capitale Kiev
Ucraina, bombardata la capitale Kiev

L’obiettivo è “riaffermare il sostegno inequivocabile dell’intera Unione Europea alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina e presentare un pacchetto completo di misure a sostegno dello Stato e della società ucraina”, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito web del governo polacco.

Ventesimo giorno di guerra in Ucraina.

In mattinata almeno tre potenti esplosioni sono state udite nel centro di Kiev: colpiti diversi edifici. Nella Capitale verrà imposto un coprifuoco di 35 ore a partire dalle 20 di oggi (le 19 in Italia), fino alle 7 del 17 marzo.

E proprio a Kiev, oggi, i premier di Polonia (Morawiecki), Repubblica Ceca (Fiala) e Slovenia (Jansa), si recheranno per incontrare il presidente ucraino Zelensky. Bombardato l’aeroporto di Dnipro: sul posto è stata osservata una “massiccia distruzione”, affermano le autorità locali.

Circa 350mila persone intrappolate a Mariupol

Circa 350.000 persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città nel sud-est dell’Ucraina che è stata assediata dalle truppe russe. Lo riporta la Cnn riportando le affermazioni di un funzionario locale.

“Considerando che ci sono 540.000 residenti e circa 150.000 persone evacuate nei primi tre giorni quando era ancora sicuro farlo, stimiamo che circa 350.000 persone siano bloccate a Mariupol”, ha detto Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol alla televisione ucraina.

Media ucraini: bombe russe su ospedale e scuole a Lugansk, 4 morti

Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari.

Lo riferisce il Kiev Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram.

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