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Kiev accusa Mosca: già 400mila ucraini deportati in Russia. Dove sono? Cosa gli stanno facendo?

“Secondo i dati forniti dalla Russia, ad oggi sono già state deportate dall’Ucraina 402.000 persone, di cui 84.000 bambini. Ieri erano 366.000. E non sappiamo cosa sia successo loro”

A denunciarlo è la commissaria del Parlamento ucraino per i diritti umani, Lyudmila Denisova, citata dall’agenzia Unian, definendolo “un crimine di guerra”. “Abbiamo saputo che vengono trattenuti in campi in cui vengono filtrati nella regione di Donetsk, poi portati in Russia. A chi accetta di lavorare è vietato lasciare il proprio luogo di residenza per 2 anni”, ha aggiunto Denisova.

A un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa

Bruxelles ha ospitato i vertici di Nato, G7 e Consiglio europeo. L’Alleanza atlantica ha espresso l’intenzione di “migliorare la propria preparazione e prontezza per le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari” e deciso di fornire più assistenza all’Ucraina. Kiev lancia durissime accuse a Mosca: “Sono già state deportate in Russia 402.000 persone, di cui 84.000 bambini. E non sappiamo cosa sia successo loro”.

Biden: la cosa più importante è unità Occidente

Di fronte al presidente russo Vladimir Putin che vuole dividere l’Europa e la Nato, “sin dall’inizio il mio punto di vista è che la cosa più importante che noi, l’Occidente, dobbiamo fare è essere uniti, e questo sembra un eufemismo, ma voglio dire davvero, letteralmente”. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, arrivando al Consiglio europeo di Bruxelles dopo aver partecipato ad altri due vertici, quello della Nato e del G7, sempre a Bruxelles.

“La Russia dovrebbe essere rimossa dal G20”. Lo ha detto Joe Biden parlando a Bruxelles. Il presidente ha detto di aver chiesto che invece l’Ucraina possa parteciparvi.

Mosca: summit Nato dimostra la volontà di proseguire le ostilità

La decisione della Nato di continuare a sostenere Kiev conferma che “l’Alleanza atlantica vuole che le ostilità continuino”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Gli Stati membri dell’organizzazione hanno dimostrato assoluta lealtà a Washington, la loro disponibilità a seguire le sue linee guida per il totale contenimento della Russia e continuare a fornire supporto politico e pratico al regime di Kiev”, ha spiegato.

Putin sta perdendo una guerra che reputava facile
Putin sta perdendo una guerra che reputava facile

Boris Johnson: “Se Putin usa le armi chimiche, sarà la sua fine”

L’eventuale uso di armi chimiche da parte della Russia in Ucraina scatenerebbe un’ondata di “orrore viscerale” fra i leader del mondo e avrebbe “conseguenze catastrofiche” per lo stesso Vladimir Putin.

Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson dopo il vertice Nato-G7, sottolineando di condividere il timore di Joe Biden che la denuncia di Mosca sul presunto ritrovamento di laboratori di guerra biologica in Ucraina possa essere una provocazione in vista di un utilizzo di “armi chimiche sotto falsa bandiera”; ma aggiungendo di ritenere che “Putin capisca” che una scelta simile sarebbe “profondamente catastrofica per lui”.

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