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Il Vaticano incontra i poveri nel presidio sanitario in Piazza San Pietro

Un presidio sanitario a San Pietro in Vaticano per la Giornata dei Poveri

Dal 12 al 18 novembre, a Piazza San Pietro, le persone bisognose possono ricevere assistenza sanitaria e sottoporsi a esami e visite mediche gratuite con orario 8:00-22. L’iniziativa, voluta dal Papa, è promossa dal Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione
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Eugenio Murrali – Città del Vaticano

È il primo giorno, ma arrivano già in molti. Qualcuno ha perso il lavoro, dorme in macchina, ha una storia di dolore e separazione alle spalle. Sono le persone bisognose che vivono a Roma. Anche quest’anno, il Papa ha voluto che in vista della Seconda Giornata Mondiale dei poveri ci fosse un presidio sanitario che permettesse loro di accedere a una prima assistenza.

Il presidio sanitario

I volontari hanno lavorato per settimane al fine di allestire, proprio dentro il colonnato, un piccolo centro che accogliesse chiunque fosse nella necessità. Qui chi si presenta trova una trentina di persone tra medici, infermieri e altro personale. C’è la Croce Rossa, le Misericordie, l’Ordine dei Cavalieri di Malta e non solo: tutti sono uniti e spinti dallo stesso sentimento di carità. Quest’anno il presidio resta aperto fino alle 22 perché i poveri popolano la zona intorno a San Pietro soprattutto nelle ore serali, quando i turisti non ci sono più, e loro si avvicinano per trovare un giaciglio riparato.

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Una cura non solo del corpo

Già dalle prime visite i dottori delle numerose istituzioni coinvolte hanno potuto osservare come queste persone non abbiano bisogno solo di curare il loro corpo, ma cerchino anche il conforto dell’anima, una parola di sostegno, di amicizia, di carità. Le patologie che presentano vanno dalle più semplici, che si possono risolvere facilmente e in poco tempo, alle più complesse, per le quali può essere necessario il reindirizzamento a una struttura ospedaliera. Ma quale che sia il male di cui queste persone soffrono, al presidio sanitario trovano un sorriso e l’ascolto, oltre all’assistenza professionale dei generosi volontari.
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