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Il terremoto del Mugello: si attendono altre scosse

Non si possono escludere nemmeno altre scosse di magnitudo più elevata, secondo l’INGV

La parrocchia di San Silvestro danneggiata dalla scossa di terremoto a Barberino del Mugello (Firenze), 9 dicembre 2019.

Possiamo definire lo sciame sismico nel Mugello, che questa notte ha svegliato la città di Firenze e dintorni, ancora in corso.

Dopo la forte scossa di terremoto di questa notte, si sono susseguite molte altre repliche nel coso di questa giornata.

Lo sciame sismico infatti ha fatto contare più di 90 scosse, di piccola e media intensità.

La scossa di magnitudo più intensa si è avuta questa notte alle 4.37, la densità è stata di 4.5.

Da sempre il Mugello è un’area che ha mostrato una elevata sismicità.

 Le scosse pià significative da questa notte ad oggi

Queste le scosse più forti susseguitesi nel corso della giornata: magnitudo 3.2 alle 5.29 (epicentro Barberino), magnitudo 3.0 alle 6.17 e alle 6.29 (epicentro Scarperia e San Piero), magnitudo 3.3 alle 8.05 (epicentro Barberino), magnitudo 3.3 alle 10.17 (epicentro Scarperia e San Piero).

Tutte le scosse sono avvenute ad una profondità compresa tra gli otto e i nove chilometri, con nuove repliche, ma più deboli, nel pomeriggio.

L’allerta resta quindi alta e i sismologi non escludono possano avvenire altri terremoti, forti come quello della scorsa notte.

Il collegamento tra il mugello ed il terremoto in Albania

Il geologo toscano Vittorio Doriano, già vice presidente del Consiglio nazionale dei geologi, commenta così il terremoto il possibile collegamento tra il terremoto in Albania e quello di questa notte:

“Dopo il terremoto in Albania, qualche voce di attesa su un possibile terremoto nel Mugello era trapelata nella categoria, perché le spinte costali sono più o meno le medesime, e quel sisma è stato rilevatore di un’area di tensione piuttosto elevata e che, dopo tanto tempo di inattività, qualcosa si era mosso. E tra i sismologi c’è chi ha detto di aspettarsi qualcosa nel Mugello”.

Sono attese altre forti scosse

Antonio Piersanti, sismologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha comentato l’episodio sismico registrato questa mattina:

“Si sono verificate più di 50 scosse. Non possiamo escludere nulla. L’area del Mugello è nota per dare sequenze sismiche ricche di eventi, come abbiamo già avuto modo di registrare questa mattina: nelle ore successive al terremoto di intensità 4.5 si sono verificate più di 50 altre scosse.

Ci attendiamo che continueranno nei prossimi giorni, e non possiamo escludere nulla, neppure scosse di magnitudo più significativa”.

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