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Il Santo di oggi, 25 Luglio: Beato Pietro da Mogliano, il frate che morì ridendo

Oggi, 25 luglio, la Chiesa ricorda il Beato Pietro da Mogliano

Beato Pietro da Mogliano è stato un religioso francescano e missionario italiano.

La vita

Nasce a Mogliano (Marche) nel 1435, poco sappiamo dei suoi primi anni di vita. La tradizione vuole che appartenesse alla famiglia dei Corradini.

A 13 anni ebbe la visione «che tutto el mondo ruinasse e sprofondasse» e fosse salvato da un frate «piccoletto assai», forse San Francesco.

Studiò diritto all’Università di Perugia con l’intento di abbracciare la carriera forense (attività giudiziaria), ma appena venticinquenne rimase affascinato dal predicatore francescano, padre beato Domenico da Leonessa con il quale, anni dopo, pacificò le contese tra Ascoli, Fermo e Offida.

Dopo un periodo di riflessione, decise di seguire la vita di povertà e d’apostolato proposta dai Francescani. Vestì l’abito di San Francesco (Frati Minori) nel 1467 nell’Eremo delle Carceri ad Assisi.

Ordinato sacerdote si dette alla predicazione nelle principali città dell’Italia Centrale, con grande impegno e fervore, e per vario tempo fu compagno di San Giacomo della Marca.

A Camerino, dove si era recato per la predicazione, incontrò e divenne amico del signore di Camerino, Giulio Cesare da Varano, che aveva una figlia, Camilla Battista, clarissa del monastero della città. Tra le due persone spirituali si instaurò subito un legame profondo tanto che fu proprio Camilla a scrivere la prima biografia di Pietro.

La vita di Pietro fu densa di incarichi importanti, egli fu predicatore nell’isola di Creta, tre volte ministro provinciale dei Francescani delle Marche, una volta ministro provinciale a Roma. Predicò anche la crociata contro i turchi ottomani.

Beato Pietro da Mogliano, 25 Luglio
Beato Pietro da Mogliano, 25 Luglio (Wikipedia.org)

La morte e il culto

Si ammalò il 2 luglio 1490 e cessò di vivere nella notte tra il 24 e il 25 dello stesso mese ed anno mormorando il nome di Gesù e Maria.

Morì sereno ed addirittura lieto tanto da far esclamare ad un suo confratello:

«Padre Pietro tu muori ridendo!»

Il suo culto fu approvato da Clemente XIII il 10 agosto 1760.

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