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Il pronto intervento del Papa per i poveri non va in vacanza d’estate

Il pronto intervento del Papa per i poveri non va in vacanza d'estate“Il pronto intervento di Papa Francesco lavora a pieno ritmo soprattutto d’estate”: così mons. Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, ha ricordato che non ci sono vacanze per la carità. L’impegno per i poveri continua senza sosta. Ce ne parla Benedetta Capelli:

Papa Francesco: “La carità non è un semplice assistenzialismo e nemmeno un assistenzialismo per tranquillizzare le coscienze. No, quello non è amore: quello è negozio, eh?, quello è affare. L’amore è gratuito. La carità, l’amore è una scelta di vita, è un modo di essere, di vivere; è la via dell’umiltà e della solidarietà. Non c’è un’altra via, per questo amore”.

Le parole di Papa Francesco, pronunciate nel suo viaggio a Cagliari il 22 settembre 2013, sono la guida per chi ha speso e spende la sua vita per i poveri. L’elemosiniere, mons. Konrad Krajewski, continua insieme ai volontari, alle suore di Madre Teresa, alle guardie svizzere a portare la carezza del Papa. Ogni giorno, nelle docce costruite sotto il Colonnato di San Pietro, circa 140 senzatetto chiedono di lavarsi. “I poveri – racconta l’arcivescovo – sono aumentati con questo caldo” . Da qualche mese ormai sono aperte tutti i giorni dalle 7 alle 18, il mercoledì l’apertura è spostata alle 13 dopo l’udienza generale, la domenica poi si chiude per due ore in concomitanza con l’Angelus del Papa.

Il pronto intervento del Papa per i poveri non va in vacanza d'estate




I volontari presenti offrono un kit per l’igiene personale – asciugamano, sapone e deodorante –  ed un cambio pulito. Presenti anche i barbieri pronti ad assecondare i desideri dei poveri. “Usciamo tutte le sere – afferma mons. Krajewski – perché d’estate molte mense non garantiscano il servizio e allora andiamo alla Stazione Termini o a Tiburtina a portare i viveri che compriamo grazie alle offerte delle pergamene”. Ogni settimana si fa rifornimento di cibo per poi destinarlo a chi ha bisogno. “Siamo il pronto intervento del Papa – aggiunge – quando ci chiamano per le emergenze, come è successo per gli eritrei alla Romanina, noi andiamo subito”.

Intanto in Via dei Penitenzieri, a due passi da Via della Conciliazione e dalla Chiesa di Santo Spirito in Sassia, il dormitorio per i senza tetto è quasi pronto. I lavori sono in via di completamento e poi anche questa struttura sarà messa a disposizione di chi ha bisogno. E’ la carità secondo lo stile di Francesco: “non neutra, asettica, indifferente, tiepida o imparziale, la carità – aveva detto il Papa il 15 febbraio scorso nell’omelia della Messa con i nuovi cardinali – contagia, appassiona, rischia e coinvolge”.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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