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Il mondo scende in piazza per chiedere pace. Dura condanna dall’Italia. Il Vaticano: ‘No agli orrori della guerra’

GUERRA IN UCRAINA: GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

Ore 22.50 Pentagono: la Russia ha lanciato 160 missili. La Russia ha lanciato “oltre 160 missili in Ucraina”. Lo riferisce la Cnn, citando un alto dirigente del Pentagono.

Ore 22.00 Usa, sanzioni contro l’entourage di Putin: anche Sechin. Le nuove sanzioni degli Stati Uniti contro la Russia colpiscono anche alcuni esponenti di primo piano dell’entourage di Putin e i loro familiari. Tra loro il potente capo di Rosneft, Igor Sechin, e suo figlio Ivan (dirigente della stessa azienda), l’ex ministro della Difesa Sergej Ivanov, inviato del Cremlino per i trasporti e l’ambiente, suo figlio Sergej (presidente e ceo di Alrosa), il segretario del consiglio di sicurezza nazionale Nikolai Patrushev.

Ore 21.14 Espulso numero due dell’ambasciata russa a Washington. Gli Stati Uniti hanno espulso il numero due dell’ambasciata della Russia a Washington. L’espulsione non è legata all’invasione dell’Ucraina, ma è in ritorsione alla decisione di Mosca di inizio mese di cacciare il secondo diplomatico in grado dell’ambasciata americana in Russia.

Il cardinale Parolin, segretario di Stato Vaticano, dopo l’attacco russo all’Ucraina: “C’è ancora tempo per la buona volontà e per il negoziato”

Nel giorno in cui la crisi in Ucraina è precipitata in un conflitto, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ha rilasciato ai media vaticani la seguente dichiarazione:

Di fronte agli sviluppi odierni della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato ieri al termine dell’Udienza generale. Il Papa ha evocato «grande dolore», «angoscia e preoccupazione». Ed ha invitato tutte le Parti coinvolte a «astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni», «destabilizzi la convivenza pacifica» e «screditi il diritto internazionale». Questo appello acquista una drammatica urgenza dopo l’inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino.

I tragici scenari che tutti temevano stanno diventando purtroppo realtà. Ma c’è ancora tempo per la buona volontà, c’è ancora spazio per il negoziato, c’è ancora posto per l’esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra. Noi credenti non perdiamo la speranza su un barlume di coscienza di coloro che hanno in mano i destini del mondo. E continuiamo a pregare e digiuniamo — lo faremo il prossimo Mercoledì delle Ceneri — per la pace in Ucraina e nel mondo intero.

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In tutto il mondo si scende nelle piazze per chiedere la pace

Roma, Helsinki, Barcellona, Atene fino a Tokyo e Washington e persino la città di Putin, San Pietroburgo: il mondo scende in piazza per fermare la guerra in Ucraina. Centinaia di persone si sono date appuntamento nelle principali città europee, americane, asiatiche e davanti alle sedi diplomatiche della Federazione per condannare l’attacco di Mosca a Kiev. Sventolano le bandiere nazionali ucraine e sui cartelli si condanna il presidente russo associato a un killer

Draghi: ‘Solidarietà all’Ucraina. Ora il dialogo con Mosca è impossibile’

‘Putin metta fine allo spargimento di sangue, vie le truppe dall’Ucraina’ ha detto il premier in una dichiarazione. L’ambasciata italiana a Kiev operativa anche a tutela dei 2mila italiani presenti in Ucraina

E Draghi esprime “solidarietà piena dell’Italia all’Ucraina” aggiungendo che “quanto succede lì riguarda tutti noi e nostre democrazie”. “L’ Ucraina è un Paese Ue, una nazione amica e una democrazia colpita nella legittima sovranità”, osserva.

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