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Giusy Buscemi, attrice di ‘Un Passo dal Cielo’ ed ex Miss Italia: ‘Credo in Dio e sono devota a Santa Teresina’

La testimonianza di fede dell’attrice Giusy Buscemi

Giusy Buscemi ha detto: “Ai ragazzi va detto che Dio esiste e ci ama..”

Giusy Buscemi è una delle attrici più amate dal pubblico italiano ha dichiarato, in un’intervista: 

«Ho avuto un’ infanzia come quella di tante altre mie coetanee. Liceo scientifico, danza, catechismo, tanti amici… Poi, dopo il diploma, ho cercato la mia strada, tentando diverse opzioni: ho provato l’ ammissione a varie Università e mi sono anche iscritta al concorso di Miss Italia. Dopo la vittoria, ho iniziato con i cast e i provini e, piano piano, ho mosso i primi passi nella recitazione».

La testimonianza di fede dell'attrice Giusy Buscemi
La testimonianza di fede dell’attrice Giusy Buscemi

Proprio a Roma, Giusy ha avuto il suo incontro più “autentico” con Dio:

«Vivevo in questa città da un anno. È stato proprio allora che, frequentando la parrocchia, ho avuto il dono di incontrare uomini e donne di Dio, in particolare due suore che mi hanno fatto vedere un volto della Chiesa che non conoscevo. Mi sono innamorata della luce che avevano negli occhi e ho avuto la certezza che il Signore mi chiamava ad approfondire e a far crescere la mia fede. Da allora, con il mio fidanzato (oggi è sposata e ha due figli), ho iniziato un cammino, che ci ha portato anche a compiere diversi pellegrinaggi in molti dei santuari più amati: Fatima, Medjugorje e soprattutto Lourdes, un posto che mi è rimasto nel cuore per l’ intenso clima di preghiera che ti fa sentire avvolta da una benedizione speciale».

L’attrice di “Un Passo dal Cielo” è devota di santa Teresina di Lisieux: «Ho per lei una devozione particolare», confida, «e amo molto la sua umiltà e “piccolezza”, che poi diventa grandezza agli occhi di Dio».

«Chiedo ai ragazzi di offrire a Dio la possibilità di entrare nella loro vita: dobbiamo essere aperti all’ eventualità di incontrarlo, di farne esperienza. Per ognuno di noi esiste il “momento giusto”, ma c’ è bisogno che impariamo a interpretare i segni che Dio ci offre nella concretezza dei nostri giorni, come ad esempio l’ invito che riceviamo da un amico o da una persona cara. Ai ragazzi va detto che Dio esiste e ci ama: poi sarà lui a fare il resto e a trasformare i cuori, facendo scaturire in ognuno di noi il desiderio di pregare, per instaurare un dialogo più profondo e sincero».

(di Agnese Pellegrini/Credere)

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