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Emilia Romagna, Campania, Friuli e Veneto: stretta del Governo. I dati di oggi, 10 novembre

Sono 35.098 i casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, a fronte di 217.758 tamponi eseguiti. La Regione che segna l’incremento maggiore di contagi è ancora una volta la Lombardia (10.955). Le vittime salgono a quota 42.330, con altri 580 decessi. Le terapie intensive a livello nazionale aumentano di 122 unità, per un totale di 2.971. I guariti nelle ultime 24 ore sono 17.734.

Le Regioni con i numeri più allarmanti – Dopo la Lombardia, è il Piemonte la Regione con il numero più alto di nuovi casi, con i suoi 3.659 contagi nelle ultime 24 ore. In Campania si segnalano altri 2.716 casi, in Veneto 2.763, in Emilia Romagna 2.430, in Lazio 2.608 e in Toscana 2.223.

 

Quasi un milione i casi da inizio pandemia – Dall’inizio dell’emergenza i casi complessivi di Covid, compresi vittime e guariti, nel nostro Paese sono 995.463 mentre i soli guariti o dimessi sono fino ad oggi 363.023, tra i quali 17.734 nelle ultime 24 ore.

L’Italia del coronavirus è “un Paese a scenario 3“, con un indice Rt che a livello nazionale è a 1,7. A fornire il dato è il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, secondo il quale l’indice “ha mostrato un rallentamento nella sua crescita, ma per ridurre i casi dobbiamo portare l’Rt sotto 1”. mentre ora tutte le regioni “sono sopra Rt 1, e in alcuni casi a 2”.

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Altre 4 regioni subiscono oggi una chiusura superiore, sono l’Emilia Romagna, la Campania, il Friuli ed il Veneto.

‘L’incidenza è alta: 524 casi per 100mila abitanti nel periodo di sorveglianza che raccoglie dati di qualche giorno fa. Ci sono differenze tra regioni ma il nostro paese eccede largamente soglia fissata a livello Ue’. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa organizzata al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

‘La curva per la resilienza cioè impatto sui servizi sanitari sta crescendo e ci si avvicina a soglie di valori critici, in relazione al bisogno di rispondere ai bisogni di salute’, ha proseguito Brusaferro, sottolineando che ‘la circolazione del virus e’ cresciuta in modo molto significativo in tutta Europa. Il nostro paese eccede la soglia prevista da dati. L’ Italia e’ molto ricca di casi e la crescita e’ molto significativa, superiore ai 100 casi per 100mila abitanti. Le terapie intensive e i ricoveri in area medica mostrano una curva che cresce rapidamente vicino a soglie critiche’.

Oggi ci troviamo in una situazione di rischio alto con necessità di misure di mitigazione, cioè misure sociali per rallentare il virus. Fondamentali i comportamenti’, ha proseguito Brusaferro. ‘Il flusso di indicatori è condiviso con le regioni, Iss e ministero, viene poi assemblato e analizzato. Quindi è un percorso articolato ma che garantisce momenti di validazione e condivisione’.  L’Italia ‘è un Paese a scenario 3’  – ha spiegato – ‘Siamo a un Rt di 1.7, con un intervallo di confidenza di 1.5’. Un rt che ‘ha mostrato un rallentamento nella sua crescita ma per ridurre i casi dobbiamo portare l’Rt sotto 1. Tutte le regioni sono sopra Rt 1, in alcuni casi a 2, ha affermato ancora Brusaferro.  ‘Tutti i sistemi vanno bene ma la battaglia per riportare l’epidemia ad una dimensione sostenibile passano soprattutto dai comportamenti quotidiani di ognuno:  mascherine, igiene e distanze sono la chiave di lettura per riportare la curva a dimensione contenuta’

 

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