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Coronavirus, i dati della Protezione Civile: 98.273 I MALATI in Italia, 1.396 PIÙ DI IERI

“La curva ci mostra chiaramente una decrescita: è un segnale positivo, ma non deve farci abbassare la guardia”. Così il presidente dell’Iss Brusaferro sull’epidemia di coronavirus in Italia. Le misure, anche in vista della fase 2, “dovranno mantenete una scala nazionale”.

Borrelli: 98.273 i contagiati, 30.455 i guariti

Sono complessivamente 98.273 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.396. Lo ha reso noto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Giovedì l’incremento era stato di 1.615. Sono 30.455 le persone guarite, 1.985 in più di giovedì.

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Due infermieri del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale S.Martino. Genova, 30 Gennaio 2020.
ANSA/LUCA ZENNARO

In Lombardia 1.822 decessi in case di riposo. Intanto il bilancio dei medici morti sale a 109

 

 

LA CONFERENZA DI OGGI DELLA PROTEZIONE CIVILE

LA CRISI ECONOMIA. ALLARME DI CONFINDUSTRIA

“In base a un ampio campione di bilanci di imprese (solo le società di capitali, pari a 1/3 del PIL e 55% degli occupati) è stato stimato, in uno scenario di fine epidemia a giugno, il fabbisogno di liquidità nel 2020 in 30 miliardi di euro, di cui gran parte necessari tra aprile e giugno”. Salgono a “80 miliardi in uno scenario pessimistico con fine epidemia a dicembre”. Lo stima il centro studi di Confindustria in un approfondimento sulla crisi di liquidità innescata dall’impatto dell’emergenza coronavirus. Sono stime che, indicano gli economisti di via dell’Astronomia, “vanno considerate prudenti”. “Senza moratoria sui prestiti (misura varata a marzo, per le pmi libere da sofferenze), queste cifre salgono a 42 e 107 miliardi”. Servono quindi “ingenti risorse pubbliche per fornire oggi liquidità alle imprese e rendere poi possibile la ripartenza, una volta terminata l’emergenza sanitaria. Cruciale è la tempistica: occorre agire subito, per evitare crisi di imprese già nei primi mesi”.

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