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Coronavirus. Ecco le Regioni che presto potrebbero diventare rosse

Coronavirus: delle Regioni potrebbero diventare rosse

Puglia, Liguria e Basilicata verso il rosso. Veneto a rischio arancione

(Fonte ilmessaggero.it) Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, analizzando la situazione italiana nella consueta conferenza stampa di aggiornamento ha acceso una prima flebile luce in fondo al tunnel: «Al momento non c’è una crescita dell’epidemia, ma forse una leggera diminuzione».

I timidi segnali positivi sulla diffusione del virus incoraggiano ancor più i presidenti di regione che al governo chiedono non solo di ridurre i parametri da 21 a 5, ma anche di accorciare di una settimana – e non più due – i tempi per valutare l’eventuale miglioramento.

Venerdì prossimo, giorno in cui si riunisce la Cabina di regia, non cambierà nulla nella definizione delle fasce e i nuovi dati serviranno a capire se le prime sette regioni per cui sono scattate le misure – Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria, (rosse) Puglia e Sicilia (arancioni) – avranno dati positivi stabili da due settimane così come prevede l’ordinanza di Speranza. E’ quindi probabile che per rivalutare il posizionamento di regioni che solo nella settimana in corso hanno avuto percentuali migliori, occorrerà attendere il monitoraggio del 27. Possono invece peggiorare subito, e finire nella fascia con maggiori chiusure alcune delle regioni attualmente in zona gialla. Come il Veneto che potrebbe passare ad arancione mentre Puglia, Liguria e Basilicata potrebbero finire in zona rossa.

Coronavirus: alcune Regioni potrebbero diventare rosse
Coronavirus: alcune Regioni potrebbero diventare rosse

La valutazione finale, prima delle feste di Natale, si farà il 3 dicembre quando scade il dpcm in vigore. La gara tra presidenti di regione è scattata proprio in vista di quell’appuntamento. Avere la regione ancora in zona rossa a ridosso delle festività è un problema che ogni presidente spera di non dover affrontare. Mentre i colossi delle vendite via web si fregano le mani, commercianti e ristoratori sono sul piede di guerra. Anche se è presto per annunciare allentamenti nelle misure, anche palazzo Chigi si interroga su come riaprire il prossimo mese negozi, centri commerciali, bar e ristoranti senza compromettere gli sforzi fatti sinora e rischiare a gennaio nuove e ancor più rigide chiusure.

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