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L’appello (e il richiamo) del presidente Mattarella: ‘Basta liti, adesso serve il paese unito!’

Il fronte politico, e non solo a causa del coronavirus, è molto  caldo ed anche per questo è intervenuto il capo dello Stato con una appello ’alto’ alla coesione e al senso di responsabilità tra istituzioni.

«Questo virus ci divide – ha detto Sergio Mattarella all’assemblea Anci –, le difficoltà hanno provocato incomprensioni, che talvolta hanno reso ruvide le relazioni tra i diversi livelli di governo. Il principio di leale collaborazione istituzionale resta la direttrice su cui ricostruire costantemente le linee efficaci per superare la crisi in atto, rifuggendo dalla tentazione di lasciare ad altri le responsabilità delle decisioni più difficili».

«Dobbiamo far ricorso al nostro senso di responsabilità per creare convergenze – ha sottolineato –, anche con osservazioni critiche, ma senza polemiche scomposte o rincorsa a illusori vantaggi di parte di fronte a un nemico insidioso che può travolgerci tutti». Il bollettino quotidiano ha fornito indicazioni solo apparentemente contrastanti.

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coronavirus.Milano

Sul fronte delle vittime ieri si sono registrati ben 731 morti, record dal 3 aprile quando furono 766. Sono 473 in più di lunedì. Male anche le terapie intensive ancora in crescita (da +70 a +120) e così, ma maniera inferiore, i ricoverati con sintomi (che passano +498 a +538). Molto migliore il dato dei tamponi. Con 208.458 test effettuati, i nuovi positivi sono 32.191. Il rapporto positivi/tamponi totali cala dal 17,9% al 15,4%, quello (più significativo perché esclude i tamponi di controllo) tra positivi e tamponi ai mai testati scende dal 30,5% al 28%. È la riprova che la curva è pur sempre in crescita, ma sta declinando.

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