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Ancora orrore vicino Mariupol, altre fosse comuni: ‘Ci potrebbero essere fino a 9.000 corpi!’

Nuove immagini satellitari mostrano quelle che sembrano essere fosse comuni nei pressi di Mariupol.

Secondo le autorità cittadine, l’esercito russo avrebbe seppellito fino a 9mila civili ucraini nel tentativo di nascondere il massacro avvenuto durante l’assedio della città portuale.

Il fornitore delle immagini satellitari, la statunitense Maxar Technologies, ha affermato che le foto mostrano più di 200 fosse comuni nella città di Manhush.

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Le immagini sono emerse poco dopo l’annuncio da parte di Vladimir Putin della “vittoria” nella battaglia di Mariupol, nonostante la presenza di circa 2mila combattenti ucraini asserragliati in una gigantesca acciaieria.

Foose comuni Mariupol Foto Maxarr
Foose comuni Mariupol Foto Maxarr

Ambasciatore russo in Italia si lamenta in tv: “Con l’Italia rapporti fortemente degradati”,

BENE AMBASCIATORE, SE NE TORNI SUBITO NEL SUO SPLENDIDO PAESE CON LE MANI SPORCHE DI SANGUE!

“Devo dire con rammarico che lo stato dei rapporti bilaterali è in forte degrado e non dipende da noi. Ci dispiace l’espulsione di 30 nostri diplomatici e a breve ci sarà una risposta adeguata, come prevede la prassi diplomatica”. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Italia, Serghei Razov, a “Stasera Italia” su Rete 4. “Per me – ha aggiunto – è una logica strana che per arrivare alla pace devi mandare armi pesanti. Posso solo dire alle autorità italiane che con queste armi verranno uccisi civili e militari russi e questo non gioverà alle nostre relazioni”.

Mariupol è sparita. Foto via twitter di Radio Zócalo Noticias
Mariupol è sparita. Foto via twitter di Radio Zócalo Noticias

“Russia resterà in piedi nonostante le sanzioni”

Razov è intervenuto anche sull’effetto delle sanzioni. “Ovviamente ci sono state difficoltà per l’economia del nostro Paese, come per i Paesi che le hanno prodotte. Abbiamo detto che sono un’arma a doppio taglio. Ma sono sicuro che noi resteremo in piedi”. Poi ha aggiunto che “l’operazione militare speciale in Ucraina, come ha detto più volte il presidente Putin, sta andando secondo i nostri piani”.

Mentre la guerra prosegue, secondo la Banca Mondiale la stima dei danni alle infrastrutture in Ucraina ammona a 60 miliardi di dollari. A dirlo il presidente della Banca mondiale David Malpass, citato dal Kyiv Independent.

Obiettivo della Russia sembra ormai il controllo totale di quelle regioni e dell’Ucraina meridionale per avere un ponte terrestre verso la Crimea annessa da Mosca. Il generale Rustam Minnekayev, vice comandante delle forze del distretto militare della Russia centrale, citato dalle agenzie di stampa russe, ha detto oggi che “dall’inizio della seconda fase dell’operazione speciale, iniziata due giorni fa, uno degli obiettivi dell’esercito russo è stato quello di stabilire il pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale”.

Le osservazioni del generale Minnekayev sembrano confermare che la Russia punta anche alla conquista di Odessa, il grande porto ucraino e terza città del Paese. Questo potrebbe servire allo scopo di venire in aiuto dei separatisti filorussi in Transnistria, che controllano questo territorio della Moldova al confine con l’Ucraina occidentale dal 1992 e dove c’è già una guarnigione militare russa. La Transnistria come possibile nuovo obiettivo.

L’evacuazione completa di Mariupol non è stata ancora completata nonostante gli appelli del sindaco Vadim Boichenko, mentre Mosca ha rivendicato la conquista sebbene i combattenti ucraini trincerati nell’acciaieria Azovstal non abbiano ancora deposto le armi. “Abbiamo bisogno di una cosa sola: la completa evacuazione della popolazione”, ha detto Boichenko.

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