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#8marzo: La popolare Lorella Cuccarini: ‘Il grande dono della donna è poter generare’

32 anni di carriera, sposata da 26 anni con lo stesso uomo, madre di quattro figli: la showgirl continua a stupirci! Leggete cosa ha detto…

a Lorella nazionale, la più amata dagli italiani, la super ballerina, conduttrice, attrice, presentatrice e pure cantante – chi può dire di non aver mai intonato sotto la doccia o in macchina “Vola con quanto fiato hai in gola!” con tanto di balletto con le mani? – ci stupisce sempre per le sue affermazioni contro corrente, a favore della vita e della famiglia.

Ricorderete tutti le accuse di omofobia che le furono mosse nel 2015 all’indomani di un suo post contrario alla maternità surrogata: “i figli non si comprano” scriveva “i primi diritti che devono essere tutelati sono quelli dei bambini” incalzava.

“Preservare la mia anima”
32 anni di carriera (strepitosa!), sposata da 26 anni con il produttore Silvio Testi (ad multos annos!), mamma di 4 figli (con il rimpianto di non aver avuto il quinto!), ha da poco dichiarato a Iodonna di essere sempre rimasta se stessa:

Ho usato buon senso e cuore, cercando di preservare la mia anima e infatti, guardi: se mi volto – be’, no: non ho rimpianti, non ho rimorsi. Ci sono stati alti e bassi, nella mia carriera, però rifarei tutto, ma proprio tutto (Iodonna.it).

“L’isola felice che mi riempe il cuore è la famiglia”
Parlando della sua famiglia ad Avvenire ha detto:

È la mia vita. È quello che c’è e ci sarà. Ho alle spalle 32 anni di una carriera piena di soddisfazioni, eppure l’isola felice che mi riempie il cuore è la famiglia. Senza, non sarei quella che sono. (Avvenire)

“Imponevo le pause a Paperissima per allattare Sara!”
Nonostante gli impegni lavorativi a teatro, in radio e in tv ha sempre privilegiato la famiglia, certo, ha avuto la possibilità e la fortuna di poter destreggiarsi tra il ruolo di donna di spettacolo e quello di moglie e madre. Quando c’è stato da scegliere però, ha raccontato sempre ad Avvenire, ha valutato con attenzione le decisioni da prendere perché si sa, non si può voler (far) tutto!

(…) Non ho mai programmato un figlio, ho cercato di armonizzare il lavoro con le gravidanze. Ricordo quando imponevo le pause a “Paperissima” per allattare Sara, la primogenita. Addirittura la coppia di gemelli è arrivata in un momento inaspettato: ho fatto i primi 5 mesi durante l’ultima tournée per Grease, in teatro tutti i giorni senza che nessuno lo sapesse. Certo, quando ho dovuto scegliere un progetto ho valutato che doveva valerne la pena per lasciare la mia famiglia, non sono mai stata una che ha voluto “far tutto” (Avvenire).






Cresciuta in una famiglia con i genitori separati
Lorella Cuccarini ha vissuto la sua infanzia e adolescenza nel quartiere Prenestino di Roma, in una famiglia umile con i genitori separati. Ha avuto un rapporto sempre molto forte con la mamma (sarta, che ha fatto molti sacrifici per crescere i figli) e i suoi due fratelli.

La precarietà ci ha responsabilizzati. Per la danza ho cercato sin dall’inizio di provvedere da sola: per pagarmi le lezioni lavoravo nella stessa palestra, facevo le pulizie, la segretaria, un po’ di tutto. (Avvenire)

“Se non si parte dalla famiglia non si hanno prospettive”
Nell’intervista che ha rilasciato a Eugenio Fatigante per Avvenire il 10 gennaio scorso ha parlato molto della crisi della natalità, dell’importanza di sostenere le famiglie, soprattutto dal punto di vista fiscale, perché senza di loro il Paese non ha futuro:

(…) Se non si parte dalla famiglia, non si hanno prospettive. Se vediamo i dati dell’indice di fertilità, dell’età delle prime gravidanze, sono angoscianti. Si sente spesso dire “sono le persone che non vogliono aver figli, anche per vivere più libere”. Ma non è così. Se parli con le persone, ti rendi conto che quasi sempre le coppie non fanno figli perché non “sentono” prospettive e opportunità, perché faticano fino a 30 anni e oltre a trovare un lavoro che dia garanzie. Segno che lo Stato non aiuta. (Avvenire)

“Il grande dono della donna è poter generare”
Quando il giornalista le chiede di dare qualche consiglio alle mamme la Cuccarini risponde:

Alle mamme zero, sono già delle eroine senza che nessuno se ne accorga. (Avvenire)

Ma poi aggiunge un messaggio per le giovani che sembra un invito a non aver paura, a non lasciarsi fregare dal mondo che dice che la maternità è un intralcio alla carriera, un impedimento al raggiungimento degli obiettivi personali, perché invece diventare madri è una ricchezza inestimabile:

(…) Alle giovani, posso testimoniare che la bellezza e la meraviglia dell’avere figli da veder crescere resta un’immensa ricchezza umana. Il grande dono della donna è poter generare, è anche un modo che abbiamo per rendere il nostro Paese migliore di prima. Un concetto forse un po’ idealista, ma mi piace pensarlo. (Avvenire)

E queste sono parole da gridare davvero… con quanto fiato abbiamo in gola ?




Fonte it.aleteia.org/Silvia Lucchetti

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