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5 Giugno: Giornata mondiale dell’Ambiente. Il grande appello di Sergio Mattarella

Oggi è la Giornata mondiale dell’Ambiente

Sergio Mattarella
Sergio Mattarella (EPA/QUIRINALE PRESS OFFICE)

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente lancia un importante messaggio:

Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza“.

Inoltre, afferma che “oggi, per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile“.

Le nostre azioni, il nostro modello di produzione – sostiene Mattarella – e di consumo hanno comportato una riduzione della capacità che gli ecosistemi hanno da sempre di adattarsi ai cambiamenti, pur continuando a svolgere funzioni indispensabili, quali – ad esempio – la protezione del suolo, il controllo del clima e degli agenti patogeni”.

La giornata di oggi è dedicata alla biodiversità, ossia alla ricchezza dell’ambiente di vita che ci circonda. Proteggere e ripristinare la biodiversità vuol dire valorizzare la vita e l’equilibrio nelle sue diverse forme, nelle connessioni, nelle variabili di specie ed ecosistemi. La ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Compromettere tutto ciò significa aumentare le probabilità che i cambiamenti ambientali ci giungano come calamità”.

Ambiente
Ambiente

Perdere, afferma Mattarella, “questa ricchezza biologica e ambientale ha, poi, un altro effetto nefasto come quello di impoverire le basi su cui si poggia una parte importante della conoscenza scientifica che abbiamo del mondo. Tuttavia, oggi, per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca, della cultura scientifica ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile“.

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