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Scampia, ecco il sogno bellissimo di don Antonio, ucciso dalla camorra

Dagli scarti della Terra dei fuochi nasce il campo di calcio dedicato alla memoria di Antonio Landieri, il ragazzo disabile ammazzato dai killer mafiosi. In una Scampia maledetta che oggi rinasce.

Ciò che prima era nero come la notte ora è verde brillante. Dove prima c’era il buio oggi splende la luce. Ma soprattutto nessuna colonna di fumo, nessun odore acre di bruciato e nessuna finestra chiusa dietro cui proteggersi. Dagli scarti degli pneumatici dati alle fiamme dagli eco-criminali della Terra dei Fuochi nasce un campo da calcio in erba sintetica, un impianto sportivo nel cuore della periferia nord di Napoli realizzato con 77 mila chili di gomma (10 mila pneumatici).
Su quel rettangolo verde dove decine di ragazzini incroceranno i tacchetti degli scarpini risuona un nome: Antonio Landieri. Antonio sognava di indossare una maglia da calcio di serie A. Sognava di correre lungo la fascia di un campo di calcio. Agli amici raccontava di immaginare anche il profumo del vento e il calore del sole sulla pelle ma era solo un sogno. Antonio era un ragazzo disabile. Era, sì, perché Antonio Landieri è stato ammazzato a 25 anni dai killer di camorra in quella Scampia maledetta che oggi rinasce anche grazie alla memoria del suo sacrificio.
Non è riuscito a correre via dalla pioggia di proiettili che l’ha colto di sorpresa. Ma su quel campo di erba sintetica di circa 500 metri potranno correre più di mille ragazzi allenati da Mister Antonio Piccolo dell’Arci Scampia. “Dopo tanta polvere e tanto fango è arrivato lo stadio – spiega il mister – il messaggio più forte riguarda, non solo la memoria di Antonio e la sua famiglia che ha reagito al dolore con l’amore, ma la riconversione dei pneumatici della Terra dei Fuochi. Ciò che inquinava adesso diventa speranza per il futuro. Il riciclo in una società come la nostra ha un valore importantissimo”.






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E grazie al fascino del calcio Antonio ogni giorno trasmettere ai ragazzini di una terra complicata quei valori che non sono solo sportivi. “L’inaugurazione dello stadio Antonio Landieri – ha commentato il Ministro Galletti – oltre a costituire un esempio di come i rifiuti possano trasformarsi in risorsa, è anche un modo per comunicare ai cittadini che rispetto dell’ambiente e legalità viaggiano di pari passo, e un segnale importante in un territorio segnato da indubbie difficoltà”. Il progetto è frutto di un protocollo d’intesa contro l’abbandono di pneumatici nella Terra dei Fuochi, siglato nel 2013 da Ministero dell’Ambiente, Prefetture, Comuni di Napoli e Caserta e il consorzio di gestione degli pneumatici fuori uso Ecopneus che riqualificato la zona di Scampia con un investimento di 400 mila euro.




Fonte www.famigliacristiana.it

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