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Viaggio negli Usa, il Papa pensa a una tappa a Cuba

Viaggio negli Usa, il Papa pensa a una tappa a CubaAllo studio una possibile visita l’Avana al termine della trasferta che toccherà tre città nordamericane, Philadelphia, Washington e New York.

Diciassette anni dopo la storica visita di Giovanni Paolo II del gennaio 1998 e quella altrettanto importante di Benedetto XVI nel 2012, un altro Papa – il primo nella storia della Chiesa cattolica a essere nato in Sudamerica – potrebbe mettere a piede a Cuba. È infatti allo studio la possibilità di prolungare di uno o due giorni il viaggio già programmato di Francesco negli Stati Uniti del prossimo settembre, aggiungendo una rapida tappa a l’Avana, nell’isola caraibica che dopo decenni di «guerra fredda» sta riallacciando i  rapporti diplomatici con Washington anche grazie alla mediazione vaticana.

L’indiscrezione proveniente da fonti americane è stata rilanciata dal Wall Street Journal. Oggi il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dichiarato: «Il Santo Padre ha preso in considerazione l’idea di compiere una tappa a Cuba in occasione del suo prossimo Viaggio negli Stati Uniti. Tuttavia i contatti con le autorità del Paese sono ancora ad uno stadio troppo iniziale perché oggi si possa parlare di questa tappa come di una decisione presa e di un progetto operativo».

Troppo presto dunque per dire che il viaggio si farà. Quello che è certo è che Francesco ci sta pensando, e che sono in corso i primi contatti per rendere possibile questa tappa aggiuntiva alla trasferta già stabilita negli Usa, che porterà il Pontefice all’incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia, alla Casa Bianca con Barak Obama, davanti al Congresso americano riunito in seduta comune e alle Nazioni Unite.

Nei giorni scorsi il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha partecipato al vertice dell’Organizzazione degli Stati americani, a Panama, dov’è avvenuto l’incontro tra Obama e Raul Castro. Parolin ha letto un messaggio di Francesco, nel quale si afferma: «Mi piacerebbe manifestare la mia vicinanza e il mio incoraggiamento affinché il dialogo sincero consegua tale mutua collaborazione che unisce gli sforzi e supera le differenze nel cammino verso il bene comune». «Chiedo a Dio che – aggiungeva il Papa – condividendo i valori comuni, si arrivi a impegni di collaborazione nell’ambito nazionale o regionale che affrontino con realismo i problemi e trasmettano speranza».

La prossima settimana partirà alla volta dell’isola caraibica anche un altro stretto collaboratore del Papa, il cardinale Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione del clero, che a Cuba fu nunzio apostolico dal 1993 al 1999 e dunque fu direttamente coinvolto nella preparazione del viaggio di Papa Wojtyla e nei contatti con il governo cubano guidato allora da Fidel Castro. La visita del cardinale Stella ha finalità pastorali legate al suo nuovo ufficio, e gli incontri programmati sono con i vescovi, i sacerdoti e i seminaristi.

Di Andrea Tornielli per Vatican Insider (La Stampa)

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