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Vangelo 29 Maggio 2020. Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

Vangelo del giorno – Venerdì, 29 Aprile 2020

Vangelo del giorno - Venerdì, 29 Aprile 2020
Vangelo del giorno – Venerdì, 29 Aprile 2020

Lettura e commento al Vangelo di Venerdì 29 Maggio 2020 – Gv 21,15-19: Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».

Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».

Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».

Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».

Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».

Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene».

Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».

Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore

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Commento di Paolo Curtaz

Abbiamo lungamente meditato sull’impegnativo discorso di Gesù dopo l’ultima cena nel Vangelo di Giovanni. Sempre Giovanni ci accompagna nel raccontarci l’epilogo della faticosa conversione alla gioia di Pietro. Dopo la pesca miracolosa sul lago di Tiberiade, Gesù si manifesta a Pietro in particolare.

Vangelo del giorno - Venerdì, 29 Aprile 2020
Vangelo del giorno – Venerdì, 29 Aprile 2020

Pietro non ha ancora superato il suo tradimento, la sconfitta per lui umiliante non gli permette di gioire della gioia del suo maestro. Perciò Gesù lo prende da parte e gli chiede di guardare dentro al suo cuore. Per due volte gli chiede l’amore totalizzante; per due volte Pietro risponde di essere capace a di donargli solo l’amore dell’amico. Alla fine è Gesù che adatta la sua richiesta: è sempre Dio che ci viene incontro. Pietro, confuso, fa un’ulteriore professione di fede. Sa bene che il Signore lo conosce fino in fondo.

Bene, ora che Pietro ha accolto il suo limite così ingombrante, ora che ha scoperto che questo limite non impedisce a Dio di manifestarsi attraverso di lui, è pronto. Saprà accogliere e rassicurare i fratelli nella fede.

Fonte lachiesa.it

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