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Vangelo 29 Aprile 2019. Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Mt 11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.


In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Tutto è stato dato a me dal Padre mio

È stato costruito sulla terra il più potente telescopio del mondo. I Mass – Media così riportano la notizia: “Con l’ultimo lotto di sette antenne è finalmente completo e funzionale l’osservatorio internazionale ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), un progetto da 1,3 milioni di dollari sviluppato in collaborazione tra Europa, America del Nord, Asia orientale e Repubblica del Cile. Con le sue 66 antenne paraboliche e dieci anni di lavori di costruzione alle spalle è l’osservatorio più potente mai realizzato. La scelta del sito, a quota 5000 metri nel deserto di Atacama, non è certo casuale: è il luogo più secco al mondo, quasi immune alle perturbazioni, e beneficia di un’atmosfera estremamente rarefatta che permette osservazioni molto nitide“.

Esso consente di vedere l’invisibile, annullando quasi ogni distanza. È un occhio artificiale costruito però dall’uomo. Con quest’occhio si vedono le opere di Dio, ma non si vede Dio. Non vi è invenzione umana che ci possa permettere di vedere il volto del nostro Creatore, Signore, Dio, Salvatore, Redentore.

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Anche Dio si è “fatto” il suo telescopio particolare, speciale. Nell’eternità ha generato il suo Figlio Unigenito. Quando è venuta la pienezza del tempo ha voluto che nascesse da Donna, si facesse carne, nella carne fosse il nostro unico e solo occhio attraverso il quale noi potessimo vedere Lui, contemplare Lui, conoscere Lui, gustare Lui nel suo mistero eterno ed infinito. Chi non guarda Dio attraverso quest’occhio speciale, unico che Dio ci ha donato, di Dio vede solo qualche macchia, qualche scarabocchio, qualche figura evanescente.

Conoscere Dio solo per un sentito dire immaginato dall’uomo che non corrisponde in nulla alla sua eterna e divina verità, al suo mistero che è insieme di unità e di trinità, è di generazione e di processione eterna. Tutti coloro che parlano di Dio senza questo potentissimo occhio divino ed umano, eterno e creato, che Lui stesso ci ha donato, raccontano solo proiezioni umane su di Lui.

Anche i veri profeti dell’Antico Testamento vedono Dio in modo parziale. Essi ancora non sono in possesso dell’occhio offertoci dal Signore per vedere la sua divina ed eterna verità.
Chi è umile, puro di cuore, prende quest’occhio e inizia ad esplorare le profondità di Dio, cogliendo ogni aspetto del suo mistero. Chi invece è superbo, si crede dotto, sapiente, intelligente, pensa che con il suo rudimentale monocolo della sua mente possa esplorare le distanze non infinite, ma infinite e altro non vede che macchie, ombre, una distesa di buio infinito. All’uomo Dio chiede l’umiltà di accogliere il suo unico e solo occhio che è Gesù Signore. Chi guarda il Padre attraverso di Lui lo vede, lo gusta, se ne innamora. Chi lo guarda attraverso altri occhi, mai potrà innamorarsi. Neanche gli occhi dei teologi, dei mistici, degli asceti possono sostituire Cristo Gesù.

Il rapporto personale con Cristo è sempre necessario per contemplare il Padre.

Ma Gesù non è solo l’occhio speciale, particolare unico di Dio. Se vogliamo usare un’immagine moderna, Lui è il solo vettore celeste che dal Cielo porta Dio e ogni bene divino all’uomo e dalla terra porta a Dio ogni richiesta di salvezza e di redenzione al Padre. Senza questo divino e umano vettore, Dio rimane nel suo Paradiso e l’uomo nel peccato della terra. Non vi è comunicazione tra Dio e l’uomo. Manca il vettore che crea il trasporto di Dio sulla terra e dell’uomo nel cielo. Il Padre ha deciso così e così sarà per l’eternità. Anche nel Paradiso vedremo Dio attraverso Cristo, lo gusteremo per mezzo di Lui e anche per mezzo di Lui lo ameremo. Chi esclude Cristo, si esclude dalla conoscenza vera di Dio, si esclude dalla vera comunione di salvezza con Lui.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera scienza di Gesù.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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