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Un grave lutto: è morto Padre Piero Gheddo. Missionario per una vita, ha dato tutto alla Chiesa

l “missionario della carta stampata” aveva 89 anni e per tutta la vita si era impegnato nel mondo della comunicazione per la diffusione del Vangelo.

È scomparso presso la casa ambrosiana di Cesano Boscone, alla periferia di Milano, padre Piero Gheddo, missionario del Pontificio istituto missioni estere (Pime). Lo riferisce AsiaNews. Aveva 89 anni.

La fondazione di AsiaNews
Riconosciuto internazionalmente come “il missionario della carta stampata”, padre Gheddo ha lavorato per tutta la vita nel mondo della comunicazione per la diffusione del Vangelo. Nel 1986 aveva fondato AsiaNews, continuando a collaborare con la testata anche quando è passata sul web.

La vita e l’ordinazione sacerdotale
Nato nel 1929 a Tronzano Vercellese, frequentò il seminario diocesano di Moncrivello (Vercelli); entrato nel Pime nel 1945, fu ordinato sacerdote nel 1953. Il suo sogno era partire missionario per l’India, ma dalla sua ordinazione in poi gli fu sempre chiesto di impegnarsi nella stampa. In compenso aveva girato il mondo forse come nessuno.

Il Pime di Milano
Convinto che la missione universale è responsabilità di ogni fedele, nel 1961 fu tra i fondatori del Centro missionario Pime di Milano. Quindi la fondazione di “Mani tese” nel 1964 e dell’Editrice missionaria italiana (Emi) nel 1955. Dal 1959 al 1994 fu direttore della rivista mensile “Mondo e Missione”. In un periodo di grandi conflitti ideologici coniugò una netta identità ecclesiale insieme all’apertura e all’impegno nelle piaghe sociali del mondo, convinto del contributo insostituibile del Vangelo per la piena dignità dell’uomo.

L’esperienza giornalistica
Nel 1962, come giornalista dell’Osservatore Romano, fu scelto da Giovanni XXIII come perito per la stesura del decreto conciliare Ad Gentes; negli anni ’90, Giovanni Paolo II lo volle come estensore dell’enciclica “Redemptoris Missio”. L’attività di padre Gheddo è stata molteplice: direttore di “Italia missionaria”, per sviluppare la sensibilità evangelizzatrice fra i ragazzi; di “Missionari del Pime”, per la comunicazione delle esperienze dirette dalle frontiere missionarie. Era spesso anche ai microfoni di Radio Vaticana. Collaborò per anni con la Rai, con Radio Maria e con diverse testate laiche.

L’impegno per le cause di beatificazione
Più di novanta i volumi scritti, con una trentina di traduzioni all’estero, molti i premi giornalistici ricevuti. Dal 1994 al 2010 è stato direttore dell’Ufficio storico del Pime a Roma, pubblicando diverse storie delle missioni del Pime nel mondo, oltre che biografie di alcuni membri dell’istituto. Profondamente convinto che il mondo ha bisogno di modelli e di esperienze, Gheddo ha dato anche impulso alle cause di beatificazione di diversi missionari del Pime. Una menzione speciale merita il suo impegno per la causa di beatificazione dei suoi genitori, Rosetta Franzi (1902-1934) e Giovanni Gheddo (1900-1942), voluta nel 2006 dal vescovo di Vercelli, mons. Enrico Masseroni.

Fonte: Vaticannews.va

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