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UE: rapporto Zuber respinto. Fino a quando?

Rendere uomini e donne identici o, più precisamente, creare una sorta di donna “nuova” ad immagine e somiglianza dell’uomo. Questo l’assunto alla base del rapporto Zuber, ennesimo documento passato al voto al Parlamento Europeo, bocciato con uno scarto di soli 9 voti martedì 12 marzo. Nel giro di tre mesi abbiamo assistito all’assalto della lobby abortista e GLBT nelle Istituzioni europee con tre diversi documenti (Estrela, Lunacek ed ora Zuber) il che, in primo luogo, potrebbe portare a domandarsi se in Europa non vi siano altri problemi da risolvere senza accanirsi continuativamente su questi aspetti. Per ora tutti e tre i documenti sono stati bocciati ed a muoversi in modo organico a favore dell’impianto ideologico che vi è sotteso sono gli altri organismi comunitari, con particolare attenzione posta da parte della Corte di Giustizia, ma la battaglia non è conclusa.

Il rapporto Zuber è stato bocciato, appunto, con soli 9 voti di scarto. Nove eurodeputati che hanno fatto la differenza tra il definire l’aborto come un diritto inviolabile, pretendere quote di genere non solo in politica ma anche nelle aziende private, invitare gli Stati membri ad inserire nel proprio ordinamento giuridico il matrimonio gay ed a porre in essere tutta una serie di strumenti che portino le donne a lavorare sempre più fuori casa, lasciando l’educazione dei figli sin dalla più tenera età ad istituzioni terze. Gli attacchi alla famiglia tradizionale, alla donna –ridotta sempre più a fotocopia dell’uomo- ed alla vita si moltiplicano in modo esorbitante ed è dovere di tutti coloro che ne hanno consapevolezza tenere la posizione, anche attraverso il voto. Come già abbiamo fatto in occasione della votazione del rapporto Estrela e del Lunacek, ci permettiamo di invitare tutti ad informarsi su chi dei nostri rappresentanti in Parlamento Europeo ha votato contro questo documento e chi a favore. A maggio vi saranno le elezioni per il rinnovo di questo organo… ricordiamoci che anche una manciata di voti, in questo caso solo 9, possono fare la differenza. a cura di Emanuela Graziosi*

* La fonte dell’articolo è tratta dalla pagina FB: prolife

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