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Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli

pietro chiavi gesùRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTA DOMENICA  –  Cosa dice la gente? E voi che cosa dite? Ge­sù usa il metodo delle domande per far crescere i suoi amici. Le domande di Gesù nel Vangelo hanno davvero una funzio­ne importantissima, non sono interrogazioni di catechismo, ma scintille che accendono qual­cosa, mettono in moto trasformazioni e cre­scite. «Nella vita, più che le risposte, contano le domande, perché le risposte ci appagano e ci fanno stare fermi, le domande invece, ci obbli­gano a guardare avanti e ci fanno camminare» (Pier Luigi Ricci). Ma voi che cosa dite? Non c’è una risposta già scritta da qualche parte, con un contenuto da apprendere e da ripetere. Le sue domande assomigliano semmai di più alle do­mande che si fanno gli innamorati: chi sono io per te? E l’altro risponde: Sei la miadonna, il mio uomo, il mio amore, la mia vita. Voi, miei ami­ci, che io ho scelto uno per uno, chi sono per voi? Ciò che Gesù vuole sapere dai discepoli di sempre è se sono innamorati, se gli hanno a­perto il cuore. Cristo è vivo solo se è vivo dentro di noi. Il nostro cuore può essere culla o tomba di Dio. Pietro risponde: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.

– Il Cristo… non un nome proprio, ma un attri­buto che indica l’origine e il compito di Gesù e rimanda subito oltre lui: sei la ma­no di Dio nella storia.
– Il Figlio di Dio… tu sei entrato in Dio piena­mente e Dio è entrato in te totalmente. E ora tu fai le cose che solo Dio fa’, nelle tue dita è lui che accarezza il mondo.
– Del Dio vivente… Colui che fa viva la vita, il miracolo che la fa fiorire. Il Vivente è grembo gravido di vita, fontana da cui la vita sgorga i­nesauribile e illimitata.

Beato te, Simone… tu sei roccia, a te darò le chia­vi del regno; ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli…. Non solo Pietro, ma chiunque professi la sua fede ottiene questo potere. Il po­tere di perdonare i peccati non è il potere giu­ridico dell’assoluzione (non è nello stile di Ge­sù sostituire vecchi codici con nuovi regola­menti). È invece il potere di diventare una pre­senza trasfigurante anche nelle esperienze più squallide e impure e alterate dell’uomo. Com­piendo il cammino dalla nostra povertà origi­naria verso una divina pienezza, per essere im­magine e somiglianza di Dio, «figli di Dio». In­teriorizzare Dio e fare le cose di Dio: questa è la salvezza.
Gesù dice a ogni discepolo: terra e cielo si ab­bracciano in te, nessuna tua azione resta sen­za eco nel cielo, il tuo istante si apre sull’eter­no, l’eterno si insinua nell’istante.

Tutti possiamo essere roccia che trasmette so­lidità, forza e coraggio a chi ha paura. Tutti sia­mo chiave che apre le porte belle di Dio, che può socchiudere le porte della vita in pienezza. A cura di Padre Ermes Ronchi

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