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Sparatoria Perugia, bimbo e mamma lottano per la vita. L’uomo è morto

perugia-sparatoria-feriti-20140707103218 - CopiaE’ clinicamente morto il carrozziere che domenica ha sparato e ferito a Perugia la ex compagna, il figlio e un’amica della donna. La notizia è stata confermata in ambienti investigativi. L’uomo era ricoverato da ieri nel reparto di rianimazione dell’ospedale perugino. Subito dopo aver sparato infatti si era puntato la pistola alla testa facendo nuovamente fuoco. Era stato quindi trasportato in ospedale, venendo ricoverato in stato di arresto per tentativo di omicidio plurimo. Nello stesso reparto si trova ricoverata in gravissime condizioni anche la ex compagna.

Bimbo sempre prognosi strettamente riservata

E’ sempre in “prognosi strettamente riservata”, il bambino di 2 anni, ferito, insieme alla madre e a un’amica di quest’ultima, dal padre che ha poi tentato il suicidio. Il piccolo, raggiunto alla testa da un colpo di pistola, è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove è stato trasferito poche ore dopo il suo ferimento. Le sue condizioni ieri erano state definite “molto, molto gravi” dai sanitari fiorentini.

Carrozziere “ossessionato” dalla ex

Era “ossessionato” dall’idea di poter ricominciare la relazione con la ex compagna dalla quale si era separato a settembre, il carrozziere perugino che ha ferito la donna, il figlio ed un’amica. E’ quanto sta emergendo dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Perugia, che intanto in casa dell’uomo hanno sequestrato un fucile a pompa per uso sportivo senza proiettili. Nelle ultime ore gli investigatori hanno sentito diversi conoscenti ed amici della ex coppia. Dagli accertamenti sono emersi alcuni screzi, comunque mai denunciati, tra i due, relativi anche al mantenimento del figlio. La donna considerava comunque il suo ex compagno “un padre esemplare”. In casa dell’artigiano, oltre al fucile a pompa è stata trovata una cameretta adibita ad ospitare il figlio che, dopo la separazione, pur vivendo con la madre, continuava a frequentare regolarmente il padre. Intanto in ospedale i feriti hanno ricevuto anche la visita dell’arcivescovo di Perugia, cardinale Gualtiero Bassetti. Ad assistere il carrozziere ci sono attualmente i genitori, mentre nelle prossime ore sono attesi i parenti della donna che abitano fuori regione.

Padre amica ferita, per lei è una sorellina

“Mia figlia ha sempre avuto un atteggiamento protettivo verso quella che considerava una sorellina ed il suo bambino”: a parlare è Marco, il padre di Ilaria, la giovane ferita al volto da una delle pallottole sparate ieri dal carrozziere che ha anche ferito la ex compagna e il figlio. Lo fa nei pressi del reparto di Otorinolaringoiatria, dove si trova ricoverata la figlia. Chiusi nel silenzio, invece, i parenti dell’artigiano e della sua compagna, che non vogliono essere avvicinati. Marco dice di avere conosciuto il carrozziere. “Non so cosa gli sia passato per la testa – sottolinea – ma il rapporto con la sua ex compagna non era buono. Ora io ho nel cuore quel bambino e la sua mamma”. Della figlia, l’uomo ricorda la ferita al volto, sottolineando però che “è viva”. “E’ stanca – prosegue – le ha sparato in faccia mentre andava in piscina con la sua amica. Non si ricorda niente, è stressatissima e io non le ho volutamente chiesto nulla. Questa è una disgrazia per tutti, qualsiasi sia l’esito della vicenda”. Marco sottolinea infine di “non augurare nemmeno al peggior nemico” quello che sta passando. “Mia figlia – conclude – la ragazza più bella del mondo ora in ospedale con un buco in faccia”.

I Vicini, i colpi e tanto sangue

Hanno sentito i colpi di pistola, poi, i primi ad accorrere si sono trovati davanti agli occhi quattro feriti e tanto sangue: sono ancora scossi gli abitanti di Ponte Valleceppi, piccolo quartiere della periferia perugina dove stamani un carrozziere ha sparato alla ex compagna, al figlio e a un’amica della donna prima di tentare di uccidersi con la stessa arma. In pochi hanno voglia di parlare. “Ilaria (l’amica della madre del bambino – ndr) era al posto di guida della sua Citroen e aveva la testa riversa sul finestrino aperto. Chiedeva aiuto” racconta un uomo di mezza età. “Ero in casa – aggiunge – quando ho sentito gli spari. Sono sceso in strada e mi sono reso conto di quanto era successo”. L’uomo ha subito chiamato i carabinieri mentre un medico del pronto soccorso, libero dal servizio e che abita lì vicino, cercava di prestare le prime cure ai feriti. In quei momenti la stessa Ilaria (ingegnere trentaquattrenne in un’azienda pubblica) avrebbe detto che l’uomo aveva “sparato” alla ex compagna e al bambino. “Madre e figlio – racconta ancora l’uomo – erano sul sedile posteriore. L’uomo invece era a terra. Tutti in una pozza di sangue…”. La stessa scena che riferisce di avere visto un’anziano con i capelli bianchi. Anche lui visibilmente scosso. “Ho sentito tre colpi. Poi ho visto un lago di sangue…” le sue parole pronunciate a bassa voce. “Ero a casa – dice ancora – quando ho sentito gli spari e sono sceso in strada. Ho visto le due donne e il bambino all’interno dell’auto. Poco lontano, in terra in terra, c’era l’uomo. Nel sangue…”. La tragedia si è consumata in via del Mandorlo, una piccola stradina laterale a quella principale della frazione. Subito chiusa con il nastro bianco e rosso dai carabinieri. E’ accanto a un supermercato oggi chiuso. Nonostante il caldo e il sole della mattinata in tanti si sono subito radunati lì vicino. Ma in pochi, come sempre accade, hanno voglia di parlare. (Ansa)

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