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Putin premia gli autori dei massacri di Bucha e non concede tregua umanitaria

Azatbek Omurbekov, il comandante russo che guidava la 64a brigata di fucilieri motorizzati, ritenuta responsabile dei massacri di Bucha, il piccolo centro alle porte di Kiev dove sono stati rinvenuti i cadaveri di almeno 400 civili, è stato promosso da tenente colonnello a colonnello.

La rivelazione arriva dal Daily mail attraverso l’agenzia di stampa Agentstvo.

La promozione di Omurbekov, già soprannominato per le azioni sue e dei suoi uomini “il macellaio di Bucha”, arriva dopo che anche l’intera 64° brigata, accusata da parte ucraina e occidentale di crimini come lo stupro, la tortura e l’esecuzione di massa di civili, è stata premiata da Putin per “l’eroismo di massa, il coraggio e la forza d’animo”.

Della promozione dell’ufficiale e russo è possibile leggere anche su un articolo del quotidiano russo Red Star, dove però non si comprende chiaramente la motivazione del passaggio di Omurbekov a colonnello, che potrebbe essere individuata nella capacità degli uomini “sotto il comando del tenente colonnello Azatbek Omurbekov di prendere una linea difensiva del nemico“.

In questa fase della guerra il neo colonnello e i suoi uomini stanno combattendo nel Donbas, dicono ora i rapporti. Il giornalista ucraino Evgeny Spirin ha detto delle scene di Bucha: “Alcuni dei bambini uccisi avevano le braccia legate”.

Il piccolo Vlad ha visto la madre stroncata dalla fame a Bucha e ogni giorno si reca sulla tomba portandole barattoli di alimenti - Ap
Il piccolo Vlad ha visto la madre stroncata dalla fame a Bucha e ogni giorno si reca sulla tomba portandole barattoli di alimenti – Ap

La guerra in Ucraina entra nel suo 59esimo giorno.

Nell’acciaieria Azovstal, nonostante lo stop imposto da Putin, si continua a sparare, secondo i media ucraini. Michel sente al telefono Putin e chiede “l’apertura di corridoi umanitari per la Pasqua ortodossa”. Dalla Russia fanno sapere che accetteranno una tregua umanitaria solo con la resa di Azovstal. Zelensky fa i conti e dice che la ricostruzione del Paese costerà almeno 600 miliardi di dollari. L’Onu conferma di aver documentato l’esecuzione sommaria di almeno 50 civili nella cittadina di Bucha, vicino a Kiev.

Draghi prepara una visita da Zelensky a Kiev

Mario Draghi sta valutando una visita a Kiev, per un incontro faccia a faccia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo fonti di governo il premier, al momento ancora positivo al Covid e in isolamento a Città della Pieve, vorrebbe seguire l’esempio di altri leader europei che hanno visitato l’Ucraina nelle ultime settimane. Al momento non ci sarebbe ancora nulla di pianificato, ma si starebbe ipotizzando di organizzare la visita a stretto giro, prima del viaggio negli Stati Uniti in programma per la metà di maggio.

Mosca: tregua umanitaria solo se bandiera bianca ad Azovstal

“La tregua umanitaria inizierà quando le forze ucraine rintanate nello stabilimento Azovstal di Mariupol, bloccato dall’esercito russo, alzeranno bandiera bianca”. Lo ha detto il generale russo Mikhail Mizintsev, citato dall’agenzia Tass.

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