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Pedofilia, il Papa: i vescovi inadempienti giudicati in Vaticano

Pedofilia, il Papa: i vescovi inadempienti giudicati in VaticanoIl Papa ha approvato una proposta e sanzionare l’«abuso d’ufficio episcopale» nei casi di denuncia di abusi sessuali sui minori da parte del clero, definendo una nuova procedura vaticana per perseguire questa fattispecie di reato e potenziando, in seno alla congregazione per la Dottrina della fede, l’istituzione di una nuova Sezione Giudiziaria sui casi di pedofilia, con la creazione di un segretario “ad hoc” per assistere il cardinale prefetto su questo tema. E’ quanto stabilito dallo stesso Francesco nel corso della decima riunione del consiglio dei nove cardinali che lo coadiuvano nella riforma della Curia romana e nel governo della Chiesa, il cosiddetto C9, che si è svolto da lunedì a stamane a Casa Santa Marta. Tra le novità, luce verde alla «graduale integrazione» dei mass media vaticani nel giro di quattro anni, ancora da definire nel dettaglio, ma salvaguardando  comunque il personale e in vista della creazione di un nuovo super-dicastero responsabile della comunicazione.

Lunedì pomeriggio il C9 «ha ascoltato la relazione del cardinale Sean Patrick O’Malley sulla proposta da avanzare al Santo Padre riguardo alle denunce di abuso d’ufficio episcopale, una proposta preparata dalla pontificia commissione per la Tutela dei minori» presieduta dallo stesso arcivescovo di Boston, ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, in un briefing, sottolineando che la decisione comunicata oggi è coerente con quanto prospettato nei mesi scorsi dallo stesso organismo guidato dal cardinale in merito alla «accountability», ossia alla assunzione di responsabilità, dei vescovi in questi casi. «La relazione del Card. O’Malley comprende anche un a proposta sul tema delle denunce di abusi sessuali su minori e adulti vulnerabili da parte del clero». Cinque le proposte concrete che hanno concluso l’intervento del porporato cappuccino: «Primo, ce la competenza a ricevere ed esaminare le denunce di abuso d’ufficio episcopale appartenga alle Congregazioni per i Vescovi, per l’Evangelizzazione dei Popoli, o per le Chiese Orientali e tutte le denunce debbano essere presentate alla Congregazione appropriata. Secondo, che il Santo Padre dia un mandato alla Congregazione per la Dottrina della Fede per giudicare i Vescovi in relazione ai delitti di abuso d’ufficio. Terzo, che il Santo Padre autorizzi l’istituzione di una nuova Sezione Giudiziaria all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede e la nomina di personale stabile che presterà servizio nel Tribunale Apostolico. La realizzazione di questo punto farà seguito a consultazioni con il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Quarto, che il Santo Padre nomini un Segretario per assistere il Prefetto riguardo al Tribunale. Il Segretario avrebbe la responsabilità della nuova Sezione Giudiziaria e il personale della Sezione sarà utilizzabile anche per i processi penali per l’abuso dei minori e degli adulti vulnerabili da parte del Clero. Anche queste decisioni faranno seguito a consultazione con il Prefetto della Congregazione. Quinto, che il Santo Padre stabilisca un periodo di cinque anni in vista di ulteriori sviluppi delle presenti proposte e per il completamento di una valutazione formale della loro efficacia».

Il Consiglio di cardinali «ha concordato all’unanimità su tali proposte e ha deliberato di sottoporle al Santo Padre Francesco. Il Santo Padre ha approvato le proposte e ha concesso l’autorizzazione affinché siano fornite risorse adeguate per conseguire questi fini», ha detto il Papa, sottolineando che questo riferimento fa presupporre un «potenziamento» di questa struttura giudicante.

Il Papa, prevedibilmente, farà proprio il giudizio dell’organismo giudicante sui vescovi: «Se il Papa dice che il giudizio è di competenza del tribunale, poi accetterà il giudizio del tribunale a cui ha delegato la questione», ha spiegato padre Lombardi in risposta ad una domanda. Quanto alla retroattività della norma, il portavoce vaticano ha spiegato che «ci sono già nel codice di diritto canonico degli elementi» su queste fattispecie di reato, per cui il tema della responsabilità episcopale «non nasce dal nulla» ma con la nuova proposta approvata dal Papa viene «definita una procedura per affrontare questi casi».

Mary Collins, membro irlandese della pontificia commissione per la tutela dei minori, da bambina vittima di un prete pedofilo, a Roma in questi giorni, ha tempestivamente commentato su Twitter: «Molto contenta che il Papa abbia approvato la proposta della commissione sulla accountability».

Tra gli altri temi affrontati nel corso di questa riunione del C9, la decima (assente il cardinale africano Laurent Monsengwo Pasinya), mons. Dario Edoardo Vigano, presidente di una commissione nata di recente per finalizzare la riforma dei mass media vaticani (il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, la Sala Stampa della Santa Sede, la Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, l’Osservatore Romano, il Servizio Fotografico, la Libreria Editrice Vaticana, la Tipografia Vaticana, il Servizio Internet Vaticano) ha « presentato un progetto di riforma realizzabile in quattro anni, che prevede la salvaguardia del personale e una graduale integrazione delle istituzioni», ha riferito Lombardi. Il consiglio dei cardinali ha espresso al Papa «un parere positivo e questo anche per quanto riguarda la tempistica proposta, che prevede nei prossimi mesi la costituzione del Dicastero e le nomine necessarie per l’avvio del processo», ha proseguito Lombardi, specificando comunque che la commissione «continua tuttora il suo lavoro, che deve ancora essere completato».

Alla riunione del C9, infine, il cardinale Gorge Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia, è intervenuto per illustrare tre nuove iniziative del dicastero, ossia la costituzione di «tre gruppi di lavoro: uno per l’Analisi delle entrate e degli investimenti; uno per la Gestione delle risorse umane; un terzo per lo studio dei Sistemi informatici esistenti, la loro compatibilità ed efficienza». E’ stato ascoltato anche il gesuita Michael Czerny, del pontificio consiglio Iustitia et Pax, che, in vista della prossima enciclica del Papa, ha spiegato che, «per desiderio del Santo Padre sono stati organizzati alcuni invii via mail, introdotti da una lettera del Card. Turkson, per informare gli Ordinari di tutto il mondo della prossima pubblicazione» e «dare ad essi suggerimenti e sussidi», in particolare sull’insegnamento e gli interventi precedenti di Papa Francesco sui temi dell’ambiente. La prossima riunione del Consiglio di Cardinali è prevista per il 14-16 settembre.

Di Iacopo Scaramuzzi per Vatican Insider (La Stampa)

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