Pubblicità
HomeNewsSancta SedesPapa Luciani, presto la proclamazione delle virtù eroiche

Papa Luciani, presto la proclamazione delle virtù eroiche

Saranno presto proclamate le virtù di Papa Luciani, del quale lo scorso 26 agosto ricorreva il 39esimo anniversario dell’elezione al suo breve pontificato. A renderlo noto è Stefania Falasca, vicepostulatrice della causa di canonizzazione del Giovanni Paolo I, sul quotidiano Avvenire per il quale è editorialista e vaticanista.

Avviato ormai da tempo agli onori degli altari, per Giovanni Paolo I il 17 ottobre 2016 era stata consegnata la Positio super virtutibus presso la Congregazione delle cause dei Santi determinando così l’iter giudiziale conclusivo della Causa di canonizzazione. «Il 1° giugno scorso il congresso dei teologi ha già espresso in merito voto positivo», afferma la vicepostulatrice, «resta ora quello dei vescovi e cardinali previsto entro la fine dell’anno».

Nella sua analisi Falasca ricostruisce le priorità del programma di Giovanni Paolo I e gli impegni ecumenici e interreligiosi che a partire dal Concilio tessono e cifrano il suo breve pontificato, in particolare sul fronte della ricerca della pace. Attività che si concretizzò in due circostanze: anzitutto la lettera del 20 settembre indirizzata ai vescovi di Argentina e Cile, quando lo scontro armato tra i due Paesi in merito alla sovranità sulle isole nel canale di Beagle, sembrava imminente e fu evitato grazie alla mediazione della Santa Sede.

Poi in una lettera inedita, inviata al presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter in occasione del summit di Camp David, dove il presidente egiziano Anwar al-Sadat e il primo ministro israeliano Menachem Begin firmarono i noti accordi di pace, dopo quasi due settimane di negoziati.

Il 17 settembre 1978 «dopo tredici giorni di negoziazioni intense e a tratti drammatiche, che avevano più volte dato l’impressione di non risolversi positivamente, il summit giungeva a conclusione con la firma a Washington di un Quadro per la pace nel Medio Oriente e di un Quadro per la conclusione di un trattato di pace tra Egitto e Israele. Il 18 settembre il presidente Carter scrive al Papa per informarlo dei risultati conseguiti dichiarando di aver ricevuto «great inspiration from your prayers for the Camp David summit and for peace in the Middle East», come documenta la nota secreta del Dipartimento di Stato Americano. E il 21 settembre è Luciani a scrivere personalmente al presidente Carter».

Il testo inedito della lettera firmato in calce – riportato nella nota confidenziale dell’Ambasciata americana a Roma alla Segreteria di Stato degli Usa – è il seguente: «Le siamo profondamente grati per il Suo cortese messaggio, nel quale Lei gentilmente e con sollecitudine ci ha informati dei risultati ottenuti al summit di Camp David. Abbiamo preso atto con attenzione dei punti di convergenza raggiunti nel colloquio, come Lei ci ha indicato in dettaglio, che riguardano sia il complessivo piano di pace per il Medio Oriente sia il futuro trattato di pace tra Egitto e Israele. Notando con piacere l’intenso ed efficace lavoro che ha portato a compimento nella difficile ricerca di un accordo a Camp David, desideriamo esprimere il Nostro ardente desiderio che il risultato ottenuto possa effettivamente costituire un passo importate sulla via di una definitiva soluzione del problema del Medio Oriente e della piena riconciliazione dei popoli che tanto hanno sofferto per il triste e prolungato conflitto».






«Sia certo – concludeva Giovanni Paolo I – che la Santa Sede continuerà, come per il passato, a seguire con profondo interesse gli sforzi per il raggiungimento di questo obiettivo. È pronta a collaborare con ogni possibile mezzo compatibile con la sua attività. Allo stesso modo, continueremo ad elevare le Nostre preghiere per quel percorso che è così necessario per gli Stati del Medio Oriente e del mondo intero».




Fonte www.lastampa.it

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome