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Papa Francesco visita a sorpresa ad Amatrice! Va nella scuola e nella zona rossa

094342653-ae72478e-09af-4195-8c2a-f348d92646c9Senza politici, istituzioni, rappresentanti: da solo, con il dolore delle persone, che è anche il suo dolore. Con la solidarietà. Una parola. Una preghiera. Papa Francesco si è presentato nei principali centri abitati, Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, devastati dai terremoti di oltre un mese fa, accompagnato dal vescovo di Rieti monsignor Pompili. Sul volo di ritorno dalla Georgia aveva chiaramente espresso il desiderio di recarsi nell’area colpita dal sisma del 24 agosto

ROMA – Visita a sorpresa di Papa Francesco nelle zone del terremoto per rendere omaggio alle popolazioni locali. Il Pontefice è arrivato questa mattina ad Amatrice e, accompagnato dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, ha incontrato incontrato i bambini della scuola. Poi si recherà nella “zona rossa”, dopo una valutazione delle condizioni di sicurezza.

Ha dichiarato: “Non volevo dare fastidio, per questo ho lasciato passare un po’ di tempo. Sono qui semplicemente per dire che vi sono vicino e prego per voi. Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi”. Ha tenuto il suo discorso con un piccolo microfono con altoparlante. E ha aggiunto: “Dobbiamo andare avanti nonostante tanti cari che ci hanno lasciato. Dobbiamo andare sempre avanti insieme perchè da soli è difficile, aiutatevi l’un l’altro”.

Oggi è il giorno dell’onomastico del Pontefice che è arrivato nelle zone del terremoto con una golf dai vetri oscurati. Il Papa è stato accolto dagli studenti delle elementari e delle medie che gli hanno donato alcuni disegni. Francesco li ha abbracciati e salutati uno ad uno. Quindi si è intrattenuto per ascoltare i racconti dei ragazzi.

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Papa Francesco ha poi lasciato la scuola di Amatrice e – accompagnato dai vigili del fuoco si è incamminato lungo Corso Umberto I tra le macerie. Ricordiamo che nella conferenza stampa sul volo di ritorno dalla visita in Georgia aveva già  comunicato ai giornalisti il desiderio andare a fare visita dai terremotati senza telecamere, giornalisti al seguito, fotoreporter.

«È un mio desiderio – aveva detto – al momento ho tre date possibili di questo viaggio, ma non ho ancora deciso nulla. Deciderò non appena arrivato a Roma». Ma sulla data era stato riservatissimo.

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L’emozione dei presenti si è sfogata in molti pianti liberatori, ma anche in alcuni sorrisi di gioia. Come sempre il Pontefice ha dispensato bontà ed abbracci, portando conforto ma soprattutto ascolto.
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«Sono qui per starvi vicino. Prego per voi»

Uscito dalla scuola, il pontefice ha parlato dal microfono di un’auto della protezione civile: «Ho sentito di dover venire qui fin dal primo momento, sono qui per starvi vicino. Coraggio andiamo avanti», ha detto. Ha recitato un’Ave Maria, la gente pregava, una signora ha pianto, qualcuno gridava: «Grazie della forza che ci dai». Risalito in macchina, Francesco è stato accompagnato nella “zona rossa”, il centro devastato di Amatrice.

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La preside: «I ragazzi erano commossi»
«Il Papa ha abbracciato e baciato i ragazzi, uno ad uno», ha raccontato sorridendo la preside della scuola, Maria Rita Pitoni. «Erano commossi, soprattutto i più grandi, quelli del liceo hanno compreso di più la tragedia, hanno perduto anche due compagni…Quasi non sapevano cosa fare, se potevano avvicinarsi, finché un bimbo piccolo gli ha detto: ma oggi è San Francesco, è la tua festa, auguri Papa Francesco!, e lo ha abbracciato».«Sono qui per starvi vicino. Prego per voi»


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IL VIDEO DA TG 2000
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Servizio in aggiornamento a cura della Redazione Papaboys

Fonti: Corriere della Sera / Repubblica

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