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Papa Francesco: Benedetto XVI è la santità fatta persona. Mi ha donato una scatola con dentro…

Un legame speciale fra Benedetto XVI e Papa Francesco

Riportiamo un estratto di in una lunga intervista a Papa Francesco fatta dall’agenzia Adnkronos.

L’INTERVISTA – Il direttore di Adnkronos, Gian Marco Chiocci, ha intervistato Papa Francesco su diversi argomenti come: la corruzione, la castità, il Covid e Papa Benedetto XVI.

Sulla lotta alla corruzione nella Chiesa ha detto: «So che devo farla, sono stato chiamato a farla, poi sarà il Signore a dire se ho fatto bene o se ho fatto male. Sinceramente non sono molto ottimista (sorride, ndr) però confido in Dio e negli uomini fedeli a Dio».

«La Chiesa è e resta forte ma il tema della corruzione è un problema profondo, che si perde nei secoli». La corruzione nella Chiesa è un «male antico che si tramanda e si trasforma nei secoli. È una storia ciclica, si ripete, poi arriva qualcuno che pulisce e rassetta, e di nuovo si ricomincia in attesa che arrivi qualcun altro a metter fine a questa degenerazione». «Mia nonna, che certo non era una teologa, a noi bambini diceva sempre che il diavolo entra dalle tasche. Aveva ragione».

Su il Papa Emerito ha dichiarato: «Benedetto per me è un padre e un fratello, per lettera gli scrivo ‘filialmente e fraternamentè. Vado a trovarlo spesso lassù e se recentemente lo vedo un pò meno è solo perché non voglio affaticarlo. Il rapporto è davvero buono, molto buono, concordiamo sulle cose da fare. Benedetto è un uomo buono, è la santità fatta persona», le sue parole nel descrivere il suo rapporto con il Papa emerito Ratzinger.

Benedetto XVI e Papa Francesco
Benedetto XVI e Papa Francesco

«All’inizio del mio pontificato andai a trovare Benedetto. Nel passare le consegne mi diede una scatola grande: ‘qui dentro c’è tutto – disse -, ci sono gli atti con le situazioni più difficili, io sono arrivato fino a qua, sono intervenuto in questa situazione, ho allontanato queste persone e adesso…tocca a te. Ecco, io non ho fatto altro che raccogliere il testimone di Papa Benedetto, ho continuato la sua opera». «Non ci sono problemi fra noi, poi ognuno può dire e pensare ciò che vuole. Pensi che sono riusciti perfino a raccontare che avevamo litigato, io e Benedetto, su quale tomba spettava a me e quale a lui».

Sulle critiche ha detto: «Il Papa le critiche le ascolta tutte dopodiché esercita il discernimento, capire cosa è a fin di bene e cosa no. Discernimento che è la linea guida del mio percorso, su tutto, su tutti. E qui – continua Papa Francesco – sarebbe importante una comunicazione onesta per raccontare la verità sul quel che sta succedendo all’interno della Chiesa. È vero poi se nella critica devo trovare ispirazione per fare meglio, non posso certo lasciarmi trascinare da ogni cosa che di poco positivo che scrivono sul Papa». (Fonte leggo.it)

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