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Papa Francesco ai leader religiosi del Myanmar: pace è unità nelle differenze

Stamane, presso l’arcivescovado di Yangon, il Papa ha incontrato 17 leader religiosi del Myanmar, buddisti, islamici, indù, ebrei, cattolici e cristiani di altre confessioni. L’incontro – introdotto dal vescovo John Hsane Hgyi – è durato circa quaranta minuti ed ha avuto per tema l’unità nella diversità. Dopo gli interventi dei vari esponenti, il Papa ha tenuto il suo discorso parlando a braccio in spagnolo. Citando i Salmi ha detto: “Quanto è bello vedere i fratelli uniti”. “Uniti – ha spiegato – non vuol dire uguali.

Il Papa incontra i leader religiosi

L’unità non è uniformità, anche all’interno della stessa confessione. Ognuno ha i suoi valori, le sue ricchezze e anche le sue mancanze”.
“Siamo tutti diversi – ha proseguito Francesco – e ogni confessione ha le sue ricchezze, le sue tradizioni, le sue ricchezze da dare, da condividere. E questo può accadere solo se si vive in ​​pace. E la pace si costruisce nel coro delle differenze. L’unità sempre si dà nelle differenze”.
La pace – ha sottolineato – è “armonia”. In questo tempo “sperimentiamo una tendenza mondiale verso l’uniformità, a rendere tutto uguale. Questo è uccidere l’umanità. Questa è una colonizzazione culturale. E dobbiamo capire la ricchezza delle nostre differenze (etniche, religiose, popolari), e da queste differenze si dà il dialogo. E da queste differenze si impara dall’altro, come fratelli”. Come fratelli – è stata la sua esortazione – voi potete aiutare “a costruire questo paese, che anche geograficamente ha così tante ricchezze e differenze.






La natura in Myanmar è molto ricca nelle differenze. Non abbiamo paura delle differenze! Uno è nostro padre. Siamo fratelli. Restiamo come fratelli. E se discutiamo tra di noi, che sia come tra fratelli che subito si riconciliano. Sempre ritornano ad essere fratelli. Penso che solo in questo modo si costruisca la pace”.
Questo l’appello conclusivo di Francesco: “Costruite la pace. Non lasciatevi uniformare dalla colonizzazione delle culture. La vera armonia divina si fa attraverso le differenze. Le differenze sono una ricchezza per la pace”.




Fonte it.radiovaticana.va/di Sergio Centofanti

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