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Paola “Salvata da un rito voodoo grazie all’amore di Cristo”

Paola “Salvata da un rito voodoo grazie all’amore di Cristo”Paola è una giovane ragazza di 24 anni del sud, la sua storia è molto forte in quanto il male aveva preso il sopravvento nella sua vita; quel male che erroneamente viene ignorato da molti, quasi come se non esistesse.
Ed il male sopraggiunge nella sua esistenza attraverso un vero maleficio: un rito Voodoo…
Attraverso la sua storia, Paola desidera portare avanti questo messaggio “Il male esiste ed agisce, ma viene sconfitto con le armi di Cristo”.

A 15 anni ti fidanzi con un ragazzo di 26 anni ed iniziano i primi problemi di gelosia morbosa e di violenza. Raccontaci..
Ero soltanto un adolescente quando mi fidanzai con questo ragazzo di 26 anni, la relazione sin da subito si manifestò molto malata a causa della sua gelosia possessiva e morbosa, ed a questo si aggiunse una violenza fisica non indifferente.
La differenza di età ha fatto sì, che io venissi un po’ plagiata. Era molto abile nel convincermi che lo faceva per il mio bene, anche le botte prese secondo lui erano a fin di bene. Finivo sempre per chiedergli scusa e a subire le stesse violenze.
Finii il liceo a stento, a causa della sua gelosia (non voleva che andassi a scuola) infatti poi dopo il diploma ho interrotto gli studi perché ovviamente non voleva che andassi all’università.

All’età di 19 anni inizi a soffrire di forti cefalee ed iniziasti a sentire delle voci nella tua mente…
Dal nulla, improvvisamente cominciai ad avere dei fortissimi mal di testa che non mi permettevano nemmeno di svolgere le attività più semplici e basilari del mio quotidiano. Avevo dolori acuti alle tempie e forti cefalee, cominciavo ad essere molto sensibile anche alla luce e tutto questo si aggravava da queste voci che sentivo nella mia mente.
Erano delle voci confuse che si accavallavano l’un l’altro. Non riuscivo ad intraprendere una normale conversazione con qualcuno, perché queste voci erano sempre presenti in maniera forte dentro di me.

Cosa dicevano queste voci?
In realtà le voci, si manifestavano nella mia mente con la mia stessa voce, ma la cosa particolare era che dicevano tanti nomi e cognomi di persone mai viste e sentite. Era un accavallarsi di voci, che mi impedivano di intrattenere un discorso con qualcuno o di vedere semplicemente la televisione. Tutto questo mi ha portata ad isolarmi, ed a cadere in un mutismo assoluto. Erano al passo del mio stesso respiro e del mio battito cardiaco.
Ho avuto tantissimi pensieri di suicidio, a quel tempo ero lontana dal Signore.

Poi cosa successe?
Quando avevo 19 anni, il mio fidanzato non voleva che studiassi e mi chiese di sposarlo (ma grazie a Dio) non accettai ed ovviammo per la convivenza.
Convinse me e i miei genitori a trasferirmi in Toscana, da quel momento in poi, iniziò per me il vero calvario.
In questa casa che ormai era diventata una gabbia dorata, inizio a sperimentare una profondissima solitudine, mi fu limitata la libertà, non potevo uscire, non potevo studiare e non avevo una vita sociale.
In questi 3 anni di convivenza, le voci aumentarono sempre di più ed aumentarono anche i mal di testa, tantè che non riuscivo a stare alla luce e stetti per molto tempo nel buio di una camera.
Lui continuò ad essere violento nei miei riguardi, non riusciva a capire la mia sete di amore. La violenza degenerò con calci, pugni, sedie che volavano. Non riuscivo a scappare da quella casa perché ero sotto minaccia ed i miei genitori non sapevano nulla di tutto questo.
Il suicidio era sempre più frequente nella mia mente.
Ad un certo punto il tuo fidanzato (essendo un non credente) decide di portarti da un neurologo per risolvere il problema di queste voci…
Esattamente, mi portò da questo neurologo che non fece altro che spillarmi tanti soldi e relegarmi ad una cartella clinica. Disse che il mio problema era “la schizofrenia acuta” per cui secondo questo medico, le mie cefalee e le voci, erano frutto della schizofrenia. Mi prescrisse tanti farmaci che presi per molto tempo.
Ma le voci non cessarono.
Devo ammettere che forse ad un certo punto, il mio ex fu preso dai sensi di colpa, e mi permise di andare all’università, ma fui costretta subito a lasciar perdere a causa di queste voci che mi tormentavano incessantemente.

Spesso andavi a trovare i familiari del tuo fidanzato, ed anche lì notavi violenza. Perché?
E’ una famiglia cresciuta, maturata e sviluppata nella violenza. Le volte che andavo a casa sua, ho dei ricordi di violenza: la madre picchiava il figlio ed il figlio picchiava la madre, fratelli e sorelle si picchiavano a vicenda ed anche il padre lo faceva. Questa era la realtà che si ritorceva anche contro di me, perché i suoi familiari hanno tentato di usare più volte, la stessa violenza nei miei riguardi.
Ed ecco perché il mio fidanzato sfociava violenza nei miei confronti, perché faceva parte del modo di vivere della famiglia di origine.

Eri diventata una larva a soli 20 anni, ed a quel punto decidi di invocare l’aiuto del Signore. Che succede poi?
Invoco l’aiuto di Dio perché ero arrivata ad uno stato di disperazione. Ricordo che ero in camera al buio e piangevo. Stranamente nella mia confusione mentale, ho ricordato la parabola della pecorella smarrita, ed ho iniziato ad abbandonarmi fiduciosamente a Gesù.
La sera stessa, venne mia sorella da Roma a trovarmi, la vidi nel buio della mia camera, in quel momento ero con le flebo attaccate (perché non bevevo e non mangiavo piu).
Rimase una settimana al mio capezzale, aspettava che mi riprendessi un po’ per poter camminare con le mie gambe e così una notte mi portò via, andammo in stazione e prendemmo il treno per Roma.
Successivamente decido di ritornare in Calabria dalla mia famiglia, dove per la prima volta venne a conoscenza della verità e di ciò che avevo passato in tutti quegli anni.

Proprio in Calabria arriva l’aiuto del Signore, durante una messa incontri un esorcista. Raccontaci.
Mia madre ed una sua cara amica, che oggi chiamo “mamma”, mi invitarono ad andare a messa. Mi lasciai convincere e andai con loro.
Alla fine della messa, stavo per avviarmi verso la mia macchina, ma dentro di me sentivo che dovevo ritornare indietro per salutare quest’amica di famiglia, così entrando nuovamente in chiesa mi presentarono un esorcista che era insieme ad un gruppo carismatico.
Mi ritrovai attorniata di gente ad un tavolo, ed iniziarono a fare una forte preghiera su di me. Mi dissero che avevo bisogno di tante preghiere perché dovevano sciogliere il maleficio che mi era stato fatto (successivamente mi fu detto che tale maleficio fu fatto su di me, ad opera della madre del mio ex).
Durante la preghiera, Satana si manifestò tramite questo carismatico che dava voce dicendo “Sono stato invocato tramite un rito voodoo per sviluppare un tumore al cervello con conseguenze di morte”. In quel momento riuscii a dare per la prima volta un nome alle cefalee e ai dolori fisici che avevo avuto in tutti quegli anni.
Durante l’esorcismo, mi venne descritto il maleficio in maniera dettagliata: si servirono di una bambola raffigurante il mio volto, contornata dalla parte del capo da spilli profondi.
Appena iniziammo a pregare con la mia volontà, man mano, mi veniva detto che gli spilli pian piano, uscivano dalle mie tempie, dalla mia fronte e dalla mia nuca.
E’ stata una dura lotta, ho avuto un forte indebolimento fisico, ma a lungo andare le voci sono cessate, anche se ogni tanto ritornano perché il rito è stato fatto durante la luna piena e di conseguenza ogni plenilunio, ho dei malesseri che cerco di combattere con le armi di Cristo.
Mi fu proibito qualsiasi contatto con quest’uomo e la sua famiglia, dovetti bruciare tutti i suoi regali.

Se tu fossi stata vicino ai sacramenti, pensi che saresti stata colpita ugualmente dal maligno tramite il maleficio?
Assolutamente no. Se fossi stata vicina ai sacramenti non sarebbe successo, al contrario, ero scoperta dalla grazia e quindi ho lasciato terreno fertile a questi spiriti maligni.
Se avessi preso la comunione, il Corpo di Cristo, tutto questo male non mi avrebbe colpita perché il male si vince solo con il Corpo ed il Sangue di Cristo.

Cosa vuoi dire ai lettori?
Voglio dire di non confidare nell’uomo perché l’uomo a differenza di Dio, non può salvare, l’unica vera e sola salvezza è Gesù Cristo.
La Santa confessione è un esorcismo vero e proprio che ci salva e ci libera dalla schiavitù del male e del peccato. Gesù Cristo, nella Sua Trinità, è l’unico che può salvarci e liberarci, è il balsamo del cuore di chi lo invoca. Dobbiamo lasciarci plasmare dal Signore, oggi posso testimoniare che Dio compie meraviglie in me. Invito a non tardare a dare il nostro sì a Dio. Fidiamoci di Lui.
Da quando mi sono avvicinata a Dio, ho trovato tutto quello che prima non avevo, ho avuto grandi gioie, tra qualche mese mi laureo e mi sposerò con un uomo timorato di Dio.

Servizio di Rita Sberna

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