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Oggi, 8 Luglio, è la festa di Sant’Alberto da Genova: l’eremita dei miracoli. Recita la preghiera per avere una grazia

Sant’Alberto da Genova, eremita: vita e preghiera

Alla scoperta della straordinaria esistenza di Sant’Alberto da Genova

La vita

Alberto nacque alla fine del XI secolo e fu monaco ed eremita sulle alture di Sestri Ponente, come riporta una scritta sopra la grotta in cui trascorse parte della sua vita.

Secondo una biografia, il santo scoprì la sua vocazione da ragazzo assistendo alla sacra rappresentazione delle conversione dell’eremita Teobaldo. Conobbe anche l’eremita Giovanni, che viveva in un’altra grotta sulle alture di quelle zone.

Sant'Alberto da Genova
Sant’Alberto da Genova (vegiazena.it)

Si ritirò alla vita da eremita una prima volta tra il 1110 e il 1115 poi, tra il 1120 e il 1125, entrò come cuoco nell’abbazia di Sant’Andrea. Non era colto, contrariamente agli altri monaci; anche per questo forse preferì lasciare la piccola comunità.

Nel 1129, al momento della scissione fra benedettini e cistercensi, scelse la regola cistercense e rimase nell’abbazia.

Tra il 1140 e il 1150, aspirando ad una vita solitaria di preghiera e penitenza, si ritirò in una grotta sulle pendici del monte Contessa, in un pianoro chiamato “la rocca”, alle spalle di Sestri Ponente (a meno di un’ora a piedi), dove visse per molti anni da eremita fino alla sua morte.

Seguì il regime di eremitaggio, ricevendo periodicamente la visita dei confratelli che gli portavano i viveri e lo mantenevano entro l’ordine monastico. La sua fama crebbe e cominciò ad accorrere la gente del popolo al suo rifugio.

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La morte e il culto

Visse oltre ottanta anni; morì (si suppone) nel 1180, forse l’8 luglio 1180, data attestata da una iscrizione presso la sua grotta.

Una leggenda devozionale narra che il cibo da lui cucinato si “moltiplicava miracolosamente” in tal modo che potesse sfamare i poveri.

A Sestri Ponente, dove gli è dedicato un santuario, è venerato come Santo Patrono.

Preghiera a Sant’Alberto da Genova

Glorioso Sant’Alberto oggi ti eleggo
a mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.

Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna…

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